Il nuovo spettro che si aggira per l’Europa è il populismo euroscettico, ormai si sa, e non poteva esserne immune la sua patria, il Regno Unito.Protagonista nelle Isole Britanniche è il United Kingdom Indipendence Party (Ukip), fondato nel 1993.
Frustrati nelle ambizioni dal modello uninominale con il suo voto utile nelle elezioni generali, in quelle europee, proporzionali, hanno ottenuto risultati molto più lusinghieri. Nel 2009 hanno conquistato la seconda piazza con il 16,6 per cento, dietro i Tories.
Ora in vista delle prossime Europee in molti sondaggi sono addirittura primi e, come vediamo nel seguente grafico, in netta ascesa:
Ma chi sono gli elettori del UKIP?
Questa è la distribuzione del voto al UKIP nelle Europee 2009:
Spicca la debolezza nelle grandi città, soprattutto Londra, in particolare nelle aree più centrali, è questo una punto in comune con il Front national in Francia che va molto male a Parigi, o la Lega che a Milano è molto sotto la media del Nord, ma anche il Movimento 5 Stelle che nel 2013 ha deluso nelle città affermandosi negli immediati sobborghi.
Roccaforte dell’Ukip è la periferia, la cintura di comuni-dormitorio, per esempio il South Staffordshire e il distretto di Dudley, intorno a Birmingham, o nel borgo di Londra più esterno, a Nord-Est, Havering, come vediamo in una analoga mappa elettorale londinese:
Sempre da un punto di vista geografico è il Sud-Ovest la macro-regione più interessata dal voto al UKIP, soprattutto zone rurali e marginali come il North Devon, ma anche città turistiche come Torbay.
Sono aree con una presenza di minoranze sotto la media, e però, tranne poche eccezioni, con un reddito minore delle zone circostanti. Del resto in generale l’elettorato UKIP è quello con il reddito inferiore, come vediamo sulla base di recenti ricerche:
Sul reddito le analogie sono con il Front national in Francia, e in Italia, più che con la Lega, con il M5S. Ma rispetto a quest’ultimo, che attira giovani studenti e disoccupati, l’UKIP ha un elettorato prevalentemente anziano, oltre che maschile:
Qui, sulla netta prevalenza maschile del voto, torna l’analogia con il nostro M5S, ma anche con la Lega anni Novanta. Se però vogliamo trovare veramente un modello che descriva il consenso al UKIP, dovremmo allora pensare alla parte più conservatrice del Grand Old Party americano, quella “white trash”, fatta di bianchi (spesso anziani) di aree deprivate e marginali che votano repubblicano in odio al sistema.
Il 25 maggio ci dirà se l’Inghilterra avrà una nuova maggioranza, perlomeno elettorale.