Ogni estate da quattro anni a Cortona, in provincia di Arezzo, viene organizzato il festival di fotografia Cortona On the Move, un evento tutto dedicato al tema del viaggio, nei diversi modi in cui può essere inteso – viaggio di scoperta e di conoscenza, viaggio come mobilità quotidiana, viaggio per necessità come migrazione, viaggio come riscoperta del sé – e un argomento da sempre legato alla fotografia perché da sempre quando si viaggia, uno dei modi di raccontare questo spostamento è l’immagine.
Cortona on the move è curato da Arianna Rinaldo e dall’associazione On the move e ogni anno vengono proposte diverse mostre e modalità di racconto. In quei giorni è possibile incontrare autori, editori, photoeditor; partecipare a workshop e letture portfolio, vedere libri di fotografia e assistere a conferenze e presentazione di progetti.
Più il festival cresce più vengono scelti e proposti progetti interessanti e sempre più vari, sia nel contenuto che nella forma che spaziano dal reportage, alla ricerca, al mondo dell’arte. Da segnalare alcuni ospiti e alcune mostre del passato: per la prima edizione è stato esposto il progetto del reporter italiano Alex Majoli Hotel Marinum, dedicato alla documentazione della vita delle città portuali di tutto il mondo; nel 2012 Brian Finke ha esposto in grossi banner appesi per la città le fotografie da Flight Attendants, un progetto tutto dedicato al mondo degli assistenti di volo; di Vincent Fournier è stato portato Space Project un racconto tra utopia e sogno attraverso immagini al limite tra realtà e finzione. Il tema della migrazione, e quindi di uno spostamento forzato, è stato raccontato da Alessandro Grassani che con Environmental migrants: The last illusion dove il fotografo italiano ci racconta diverse storie in diversi luoghi tutte sullo spostamento a causa del cambiamento climatico e del conseguente cambio sul piano delle risorse economiche e naturali.
Vincent Fournier, SpaceProject
Lo scorso anno il protagonista del festival è stato Joel Meyerowitz, con la mostra Taking My Time, un’importante retrospettiva dedicata a uno dei principali protagonisi della scena fotografica storica statunitense.
Joel Meyerowitz, Taking My Time
Sempre nel 2013 è stato esposto il complesso progetto di Christian Lutz, Trilogy, sulle tre ricerche fotografiche, Protokoll, Tropical Gift e In Jesus’ Name, un’indagine sul tema del potere politico, economico e religioso tra luoghi, summit, jet privati, e pranzi ufficiali. Sono da segnalare poi i progetti Love me di Zed Nelson, sulla chirurgia plastica e sul senso contemporaneo di “bellezza”; Hunters di David Chancellor, dedicato ai nuovi turisti-cacciatori di bestie esotiche che partecipano ai safari e, di Salvatore Santoro, Saluti da Pinetamare, una mostra dal libro tra reportage e diario personale, edito dalla casa editrice indipendente 3/3 che racconta per immagini la vita e gli ambienti attorno alla strada Domiziana.
Salvatore Santoro, Saluti da Pinetamare
Ogni anno viene anche proposto un Premio internazionale di fotografia dove gli autori presentano un lavoro inedito (da lunedì 14 aprile sono aperte le iscrizioni gratuite alla terza edizione). Il tema è sempre il viaggio ma declinato nel sottotema felicità. I lavori, scelti da una giuria di editor internazionali, hanno l’opportunità di esporre all’edizione successiva del festival. Nel 2013 è stato scelto Asbjørn Sand, giovane fotogiornalista danese, con la serie Roll Whatever dove Sand documenta la vita e le avventure attorno alla comunità di skaters del suo quartiere. Quest’anno, per l’edzione 2014, sarà possibile vedere il progetto di Albert Bonsfills, un giovane fotografo spagnolo, con Lina & Mengchun, un reportage che racconta la storia dell’amicizia di due donne con problemi di vista a Pechino.
Albert Bonsfills, un giovane fotografo spagnolo, con Lina & Mengchun
Ogni anno viene anche proposto un circuito Off, composto da piccole mostre di giovani autori. Per l’edizione 2013 il primo premio è stato vinto da Simone Massera con il progetto Baci dalla provincia, una collezione di cartoline di non luoghi della provincia italiana e l’anno scorso il primo premio è stato assegnato al progetto dei fotografi Sergey Poteryaev e Fyodor Telkov con North Line.
Sergey Poteryaev e Fyodor Telkov, North Line
L’edizione 2014 si terrà dal 17 luglio al 28 settembre e verrà presentata oggi, 6 maggio 2014, all’ AREA 35 artfactory di Milano. Tutte le novità e le informazioni si possono seguire su Twitter tramite l’account ufficiale del festival e consultare il programma sul sito.