Negli ultimi anni, l’economia ha acquisito un ruolo centrale nel dibattito pubblico. La crisi ha avvicinato sempre più persone alla disciplina, in cerca di risposte alle difficoltà del quotidiano. Ma a questo interesse non corrisponde sempre una conoscenza delle basi fondamentali della materia. Per questo un dibattito veramente informato sui reali effetti di determinate scelte economiche fa fatica a prendere piede. Così molti luoghi comuni – chiamiamole anche falsità – prive di fondamento, affiorano nel confronto pubblico. E c’è chi ci specula.
La sala di Palazzo Geremia, a Trento, durante l’intervento di David Thesmar
Un esempio è il dibattito che c’è stato in Italia alla vigilia delle elezioni europee sul ruolo della moneta unica nella crisi e sui presunti vantaggi che un’uscita dall’euro comporterebbe. Ma le false convinzioni non si fermano qui. Come ha spiegato al Festival dell’Economia di Trento, David Thesmar, economista all’Hec di Parigi, molto spesso credenze popolari vengono utilizzate dalle lobby per promuovere il loro interesse privato a discapito del bene comune. Per esempio, si sostiene che i governi dovrebbero intervenire per re–industrializzare l’Europa, ma la ricerca economica ha dimostrato che la crescita non dipende affatto dalla prevalenza del settore secondario. Un altro falso mito è quello che richiedere alle banche di rafforzare i propri bilanci attraverso una patrimonializzazione adeguata porti a una riduzione del credito, quando, infatti, è vero l’esatto contrario.
Riportiamo l’intervento di David Thesmar al Festival dell’Economia di Trento: