Qual è la relazione esistente fra credenze religiose e superstizione? A livello meramente teorico, ci si aspetterebbe una certa correlazione positiva fra i due fenomeni, sulla falsa riga della cosiddetta teoria della secolarizzazione, per cui con il progresso economico, tecnico, scientifico e culturale l’incidenza dei due fenomeni dovrebbe diminuire simultaneamente. Ma cosa suggerisce l’evidenza empirica?
In un affascinante paper di Barro e McCleary, per mezzo di dati su un panel di paesi, mostrano come in realtà i due fenomeni siano molto diversi, e tendano ad agire come sostituti, come mostrato dalla correlazione negativa fra la variabile indice della superstizione, e quella nelle credenze religiose. Una possibile spiegazione, supportata dal più alto grado di superstione esistente nei Paesi dell’ex unione sovietica rispetto alla media degli altri Paesi, è che il fenomeno della superstizione agisca laddove l’idea religiosa è soppressa dalla regolamentazione di stato. Importante notare come i dati siano anche compatibili con l’ipotesi che le credenze religiose crescano al crescere del livello di istruzione, come suggeriscono le regressioni analitiche del paper, mentre le superstizioni no, dando vita ad un effetto perciò indiretto e negativo, catturato dalla correlazione fra le due variabili.Clicca sull’immagine per ingrandirla