Le foto vincitrici del Sony World Photography Award

Le foto vincitrici del Sony World Photography Award

Lo scorso 30 aprile a Londra si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Sony World Photography Awards, uno tra i più importanti premi di fotografia del mondo, aperto a professionisti, amatori e studenti. In tutto, i 12 membri della giuria, hanno valutato più di 70mila fotografie da tutto il mondo.

Il premio più importante, l’Iris d’or, è stato assegnato alla fotografa statunitense Sara Naomi Lewkowicz per la sua serie di foto Shane and Maggie, un incredibile racconto fotografico di intimità e violenza domestica. L’intero, bellissimo, reportage si può vedere sul sito di Time. Gli organizzatori del concorso dicono che le foto di Lewkowicz raccontano «una storia da cui non si può fuggire, orribile e tenera, fiera e incomprensibile, e violentemente colorata».

Fino al prossimo 18 maggio le fotografie vincitrici del Sony World Photography Awards saranno esposte alla Somerset House di Londra. E, se volete portarvi avanti, sappiate che il primo giugno aprono le candidature per il Sony World Photography Awards 2015.

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Qui sotto una fotografia per ogni categoria premiata tra i fotografi professionisti. Cliccando sul titolo della serie di foto potete vedere le altre della serie sul sito del Sony World Photography Awards.

Architettura

Ludovic Maillard, 2014 Sony World Photography Awards/Babel Photo

Typology of Concrete, Ludovic Maillard (Francia). «Il cemento fa emergere e spesso nasconde degli spazi, qui visti dalle tangenziali di Parigi 40 anni dopo la loro costruzione».

Arti e cultura

Viviana Peretti, 2014 Sony World Photography Awards

Dancing Like a woman, Viviana Peretti (Italia). «Durante la National Bambuco Gay Pageant, festeggiata ogni anno a luglio a Bogotà, giovani drag queen competono le une contro le altre indossando vestiti tradizionali colombiani e ballando il “sambuco”, una danza regionale, folcloristica e legata alla religione, caratterizzata dall’eleganze dei movimenti e dalla preziosità dei vestiti».

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Spencer Murphy, 2014 Sony World Photography Awards/4Creative/Alison Tonge, Art Director

Channel 4 Racing – The Original Extreme Sport, Spencer Murphy (Regno Unito). «Una serie di ritratti di fantini scattati dopo una corsa a ostacoli, commissionata da 4Creative».

Concettuale

Thomas Brummett, 2014_PRESS Sony World Photography Awards

Light Projections, Thomas Brummett (Stati Uniti). «Le stampe di gelatina d’argento sono immagini realizzare senza fotocamera e senza pellicola — ma non sono photogram in quanto niente è stato mai messo a contatto con la carta. Le chiamo proiezioni di luce».

Problemi contemporanei

Sara Naomi Lewkowicz, 2014 Sony World Photography Awards

Shane and Maggie, Sara Naomi Lewkowicz (Stati Uniti). «La violenza domestica è un crimine invisibile. La sentiamo sussurrata attraverso i muri ma di solito la vediamo manifestarsi solamente nei segni gialli sulla pelle o nei lividi di una donna che è «sbattuta contro un muro» o «caduta dalle scale». Raramente succede una volta sola e raramente si ferma. Shane and Maggie è uno sguardo profondo alla violenza domestica, intesa come un processo».

Notizie

Guy Martin, 2014 Sony World Photography Awards

#Gezi Park, Guy Martin (Regno Unito). «Queste fotografie sono state scattate senza che nessuno me le avesse chieste e senza un desiderio particolare di creare una serie di scatti coerenti. Dopo essere stato ferito in Libia, mi ero promesso che non avrei mai più scattato foto di guerra o di protesta. Ma mentre stavo a Istambul, un weekend ho visto una protesta contro la costruzione di un ennesimo centro commerciale in una delle ultime aree verdi di una città sempre più urbanizzata. Il mio scopo era solo di testimoniare e osservare con un occhio più attento grazie all’esperienza, seguendo la gente dalle periferie».

Paesaggio

Roei Greenberg, 2014 Sony World Photography Awards

Israeli Landscape 2013, Roei Greenberg (Israele). «Questo è un viaggio attraverso il paesaggio israeliano che esamina la relazione tra il mondo naturale e quello fabbricato in un territorio che è cambiato in modo drammatico nel corso della storia».

Stili di vita

Myriam Meloni, 2014 Sony World Photography Awards

Behind the Absence, Myriam Meloni (Italia). «In Moldavia, il più povero tra gli stati dell’Europa dell’Est, oltre 100mila bambini stanno crescendo senza genitori, che lavorano all’estero. Sono orfani sociali, cresciuti dai nonni, dai vicini o lasciati in orfanotrofi cadenti originariamente costruiti per gli orfani della seconda guerra mondiale. Se è vero che i soldi mandati dagli emigrati sono la forza che guida l’economia interna della Moldavia, l’altro lato di questa medaglia sono le profonde pieghe del tessuto sociale del Paese».

Natura

Michael Nichols, 2014 Sony World Photography Awards/National Geographic Society

The Short Happy Life of a Serengeti Lion, Michael Nichols (Stati Uniti). «Per catturare la forza e la dignità dei leoni, abbiamo usato tecniche innovative come pellicole a infrarossi e macchine-robot per avvicinarci il più possibile agli animali. Abbiamo passato 12 mesi con questi leoni. Il nostro scopo era aumentare la consapevolezza sui rischi che corre questa specie».

Persone

Mario Wezel, 2014 Sony World Photography Awards

One in Eight Hundred, Mario Wezel (Germania). «Emmy è una bambina di cinque anni con una grave disabilità che vive con i suoi genitori Martin e Karina nei dintorni di Aarhus, in Danimaca. A Karina e Martin era stato predetto un rischio molto basso alle diagnosi prenatali, 1 su 800. Quando il rischio si avvicina a 1 su 300, i medici consigliano operazioni invasive. Non è chiaro se questo trend continuerà, ma il dibattito in Danimarca mostra quanto è importante poter avere una discussione aperta e libera prima di implementare delle diagnosi prenatali».

Ritratti

Sophie Gamand, 2014 Sony World Photography Awards

Wet Dog, Sophie Gamand (Francia). «Wet Dog è una serie di ritratti di cani scattati nel mezzo del lavaggio. I cani sono fotografati in un momento vulnerabile, mezzo secondo prima che si scrollino l’acqua di dosso».

Sport

Salvatore Di Gregorio, 2014 Sony World Photography Awards

An Old Fight, Salvatore Di Gregorio (Italia). Kushti, la lotta tradizionale nella sabbia rossa, è una antica arte praticata in India, Pakistan e Iran. Il Kushti impone delle regole molto rigide ai lottatori, alcuni dei quali iniziano ad allenarsi quando hanno solo cinque anni. Molti arrivano da situazioni di povertà, e lottare per loro rappresenta una possibilità di ottenere una vita migliore».

Natura morta

Amanda Harman, 2014 Sony World Photography Awards

Garden Stories, Hidden Labours, Amanda Harman (Regno Unito). «Una serie di nature morte accidentali, scattate vicino a una serra, un capanno e una cucina di una casa di campagna. Le immagine cercano di rendere visibile l’invisibile lavoro dei giardinieri».

Viaggi

Ricardo Teles, 2014 Sony World Photography Awards

Roads of Grains, Ricardo Teles (Brasile). «La produzione di cibo è una sfida globale. La produzione di cereali è cresciuta molto rapidamente in Brasile, segnando nuovi record ogni anno grazie all’espansione delle piantagioni e alle migliori tecniche di coltivazione. Tuttavia, gli investimenti nelle infrastrutture per i trasporti non hanno tenuto il passo. I cereali sono trasportati quasi interamente su camion che viaggiano quasi per 2000 chilometri dalle piantagioni ai porti. Questo reportage fotografico è dedicato alle vite delle persone coinvolte nel trasporto dei cereali».

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