Se i titoli azionari vanno bene, allora si parla di “periodo Toro”, se vanno male, al contrario, si parla di “periodo Orso”. L’origine di questa simbologia zoologica deriva dall’inglese, dove bull e bear si fronteggiano per determinare il buon o il cattivo esito delle Borse.
Ma perché si parla di orsi e di tori? Non date retta alla spiegazione di Wikipedia, che parla in modo non chiaro di origini olandesi. Per il toro la spiega basandosi sui «monosillabi con cui si accordavano i compratori, simili ai muggiti di una stalla», mentre per l’orso si rifà al «classico detto “Non vendere la pelle dell’orso prima d averlo ucciso”», come avviene nelle vendite allo scoperto. Non è credibile.
Molto più interessante invece è un’altra spiegazione, che si trova qui, e che si basa sul movimento di attacco dei due animali. Il toro, quando parte all’attacco, fa un movimento che va dal basso all’alto, quindi al rialzo. L’orso, invece, con le sue zampate e il suo movimento di assalto, va invece dall’alto al basso e atterra il suo avversario, come gli operatori che fanno scendere le quotazioni.