L’Italia nel suo semestre di presidenza metterà sul piatto quattro punti per favorire l’agenda digitale europea. Li ha esposti Matteo Renzi alla Digital Venice Week, la settimana dedicata alla cultura e all’economia digitale realizzata su iniziativa della Presidenza italiana del Consiglio Europeo. Per il premier i fronti su cui agire sono la realizzazione di un mercato digitale unico e di un’autorità di controllo unica; il porre le basi per l’open-government, ovvero l’accesso libero ai dati del Governo, e infine il rafforzamento della sicurezza informatica.
«Saranno le idee a salvare l’Europa, non le limitazioni. Dobbiamo utilizzare la tecnologia per cambiare approccio alle cose, creando un luogo di dibattito con i cittadini e non solo con gli esperti». Questo l’esordio di Renzi in una tavola rotonda a cui vari esponenti dell’economia digitale hanno partecipato sia per esporre le proprie idee che per richiedere una collaborazione al governo che si appresta a prendere le redini dell’Europa per i prossimi sei mesi.
Dopo il lungo intervento di apertura della vicepresidente della Commissione europea e commissaria dell’agenda digitale Neelie Kroes, e di quello dell’economista (già guru della new economy alla fine degli anni Novanta) Jeremy Rifkin, la parola è andata ai rappresentanti delle maggiori aziende tecnologiche europee tra cui, per fare qualche nome, Google, Facebook, Oracle, Ibm ma anche Telecom e Poste italiane. Un minuto e mezzo è stato concesso a ognuno di loro per esporre le proprie idee e i propri progetti, con l’idea di mettere al centro di tutto l’economia digitale. Il premier Renzi, dopo aver ringraziato tutti, si è detto «soddisfatto soprattutto di aver ascoltato tutti i pareri esposti, perché per me questo è soprattutto un luogo di ascolto e raccolta di idee, da portare al prossimo Consiglio europeo di ottobre».
Il premier poi ha dato una leggera stoccata ai tecnici presenti affermando che c’è la necessità di «creare dei luoghi di dibattito con i cittadini, non soltanto con tecnici ed esperti», e la scelta di Venezia come location della manifestazione non è stata casuale, ma provocatoria. «Abbiamo scelto Venezia per far riflettere tutti sul passato, perché è da questo che possiamo realizzare un futuro migliore. Viviamo una condizione di presente perenne, votata all’aggiornamento in tempo reale di qualsiasi contenuto. Forse dovremmo fermarci e pensare a quello che è stato, per rendere migliore quello che sarà». Non è mancato neanche il discorso in salsa italiana, dove Renzi vede il nostro Paese artefice del proprio destino: «Il problema dell’Italia è l’Italia stessa. Abbiamo persone capaci per realizzare le opportunità che servono a cambiare. Utilizzando un termine tecnologico, dobbiamo modificare l’interfaccia di questo Paese: senza cambiamenti non possiamo credere alle sfide europee».
La “Digital Venice Week” si svolgerà fino al 12 luglio. I temi principali che verranno affrontati riguarderanno quelli dell’Agenda digitale, nonché la realizzazione della cosiddetta “Carta di Venezia”, un documento in cui verranno sviluppati i principali punti chiave per le strategie sulle politiche di digitalizzazione dell’Europa. Da qui dovrebbe anche uscire il nome del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, che tanto ha fatto discutere negli questi giorni.
«L’appuntamento segna l’inizio della Presidenza italiana e vuole sottolineare l’importanza che il governo italiano dà all’innovazione digitale. L’economia digitale è la direttrice su cui può costruirsi un nuovo modello di sviluppo economico e di cittadinanza» hanno sottolineato gli organizzatori del summit digitale.
A fare da apripista, il 7 luglio, è stato l’evento Restart Europe, un incontro tenutosi presso l’Arsenale di Venezia, organizzato da Microsoft Italia e StartUpItalia, pensato per riunire le esperienze dei giovani europei che in qualche modo hanno messo in atto quel meccanismo di trasformazione verso un futuro digitale, grazie alle creazione delle loro startup. Oltre cento giovani si sono riuniti in cinque tavoli di lavoro per parlare di Agenda Digitale Europe, e confrontarsi su argomenti come digital education, digital economy, digital jobs, digital democracy e digital cities. Nel pomeriggio si sono svolti cinque workshop durante i quali centinaia di esperti hanno dato il loro contributo per l’elaborazione di linee guida per le future politiche europee proprio in materia di agenda digitale. Al termine della giornata di lavoro i giovani startupper hanno redatto un documento, consegnato a Renzi e Kroes, in cui si affrontano le necessità dei colossi tecnologici già esistenti e di quelli che invece stanno per nascere. Più di tutto sembra necessaria la creazione un quadro normativo che sia unico a livello comunitario e che sia gestibile tramite una piattaforma online.
Durante la settimana digitale si parlerà anche di altro, a cominciare dal semplice interrogativo che sta alla base dell’incontro realizzato tra Cisco e The Innovation Group: “Internet delle cose può riportare la crescita dell’economia in europa?”. Si parlerà anche di argomenti legati alle strategie innovative di governance, o a quelle legate alla garanzia di assoluta affidabilità della documentazione digitale, all’interno dell’evento organizzato da Menocarta.net Rete d’Impresa dal titolo “Fatturazione Elettronica verso la PA”. Il 9 luglio sarà il giorno di “Made in Italy eccellenze in digitale” evento organizzato da Google, a cui parteciperanno anche il Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina, e il Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi, e in cui verrà esposto il progetto che mira a promuovere un ecosistema digitale italiano.