Caro direttore, l’ebola è un’epidemia a orologeria

Caro direttore, l’ebola è un’epidemia a orologeria

Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.

Ma il mio scoutismo non era da passerella per i leader

Leggo con interesse in questi giorni le cronache sulla Route nazionale degli scout a San Rossore. Lo faccio forse per nostalgia avendo vissuto in Agesci vent’anni della mia non più recente gioventù. Certo, erano altri tempi. Meno riverenti degli attuali, forse più intensi e più pericolosi, erano i tanto vituperati anni Settanta. Scrivo perché, accanto alla nostalgia, c’è un altro sentimento che si fa strada e non è un bel sentimento. Provo fastidio. L’idea che una Route nazionale si trasformi in passerella à la page per politici in favore di telecamera è sideralmente lontana dal progetto educativo che dovrebbe animare una Route. Lo scoutismo che ho conosciuto io era fatto di impegno, creatività, capacità di ascoltare e senso critico. Nei vituperati anni Settanta non avremmo mai consentito ai politici di qualsiasi specie e orientamento di usare le nostre tende per i loro spot. Qual è il messaggio che le scene di questi giorni a San Rossore (ah, il potere evocativo dei nomi) lasciano ai nostri ragazzi? Che i potenti si omaggiano e non si criticano mai?

Gino Danieli, Repubblica 13 agosto

Ebola: un’epidemia a orologeria?

Mi sorprendono in continuazione queste epidemie che si scatenano ad orologeria. Il virus Ebola lo si conosce dal 1976, ha già fatto vittime in passato eppure solo ora si scopre un certo paziente zero in un bambino di 2 anni. Paziente zero? Neanche per sogno, i primi decessi risalgono allo stesso anno della sua scoperta, imputati a uno dei quattro ceppi del virus. Combinazione il timer è suonato quando le case farmaceutiche hanno annunciato di aver sviluppato il vaccino, dichiarandosi pronte a fornirlo. Prima nessuno ci ha mai fatto caso, eppure la cinematografica di virus letali e altamente impestanti se ne è nutrita per anni. Non è la prima volta che profitti delle case farmaceutiche e epidemie marciano di pari passo, l’aviaria non è stata pericolosa come ebola, tuttavia l’allarme che ha provocato ha fatto sì che i servizi sanitari di tutto il mondo abbiano fatto acquisti in massa di vaccini stoccati per anni nei magazzini in attesa che scadessero.

Nando CentelliRepubblica 13 agosto

Test di medicina: tutta una farsa l’eliminazione?

Qualche mese fa con molta enfasi, sia il ministro dell’istruzione che il presidente del consiglio annunciarono che sarebbero stati eliminati i test di accesso per alcune facoltà (ad esempio, medicina) perché a giudizio del governo, ed io aggiungo di migliaia di famiglie, è una procedura superata e che non dà la possibilità agli studenti di poter scegliere liberamente il proprio futuro di studio e di lavoro. La selezione vera deve essere fatta dallo studio e dagli esami. Il tutto veniva rimandato al mese di luglio, ormai trascorso, per la definizione ultima . Ma da allora tutto è stato messo a tacere, né il ministro né il presidente del consiglio ne hanno più parlato, non si sa se questi test verranno eliminati o meno, o se il tutto non sia stata un’uscita estemporanea dettata dal momento. Mia figlia che è interessata affinché i test vengano eliminati sostiene che quell’annuncio fu fatto per fini elettorali giacché eravamo prossimi alle elezioni europee, lei è convinta di questo e, a dir la verità, qualche dubbio inizio ad averlo anch’io.

Mimì MusilloRepubblica 13 agosto

Alfano criticato, ma dice cose giuste

Angelino Alfano viene criticato per l’espressione usata. Si guarda il dito invece della luna. Il fenomeno dei venditori abusivi esiste, che disturbino è indubbio, specialmente quando il loro numero è eccessivo. Com’è la situazione negli altri Stati mediterranei?

Paolo Preci, Corriere della sera 13 agosto

Le critiche degli stranieri a Napoli non le sopportiamo

La fidanzata del giocatore del Napoli, Mertens, ha parlato della città che la ospita, trovandoci delle belle cose, ma stigmatizzando determinate realtà che sono sotto gli occhi di tutti. Apriti cielo! Non doveva farlo! Occorre tenere la testa sotto la sabbia, tirando fuori le solite storie su pizza-sole-e-mandolino, ma evitare di scoperchiare fetidi contenitori di monnezza per evitare di indispettire i napoletani per i quali le cose vanno bene così come sono. Ci si infiamma tanto a parlare male dell’omertà, spregevole prodotto mafioso, ma viene sempre buona quando serve a nascondere i propri scheletri nell’armadio. Come possiamo pretendere poi che il Sud si emancipi?

Lettera firmata, Corriere della Sera 13 agosto

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