L’articolo 18, tra tutele e tabù

L’articolo 18, tra tutele e tabù

Per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi è «un mantra che in tutto il mondo ci addossano come Paese». Un vero e proprio freno agli investimenti. Del resto, ha spiegato il numero uno di viale dell’Astronomia in un’intervista a SkyTg24, «in tutto il mondo dicono che in Italia non si può investire perché c’è l’articolo 18 e quando assumi un dipendente è per la vita». E così si torna a discutere del più noto articolo dello Statuto dei lavoratori. «Un totem ideologico», per dirla con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Una tutela fondamentale, stando ai critici della sua riforma.  Intanto l’articolo 18 spacca il Partito democratico. E divide persino i sindacati. Se qualche giorno fa il segretario Cgil Susanna Camusso aveva attaccato il premier Renzi – «Mi sembra che il presidente del consiglio abbia un po’ troppo in mente il modello della Thatcher» – più recentemente dal leader della Uil Luigi Angeletti è arrivata una inattesa apertura al governo. Abolire l’articolo 18? «Siamo disponibili al dialogo» ha spiegato Angeletti. «Ma guai a toccare le forme di tutela che ci sono già». In attesa della prossima polemica, ecco un piccolo ripasso. Qualche articolo da leggere per sapere cos’è l’articolo 18 e come la sua abolizione potrebbe cambiare il lavoro in Italia. 

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