L’affitto con riscatto è una formula di vendita delle case che sta entrando nelle abitudini degli italiani. Secondo una ricerca del sito di annunci Kijiji.it, le offerte di soluzioni di questo tipo sono cresciute negli ultimi tre mesi del 23 per cento. È un fenomeno che riguarda soprattutto la Lombardia, in particolare le province di Milano e Monza, e le abitazioni più grandi.
In termini assoluti non è ancora un fenomeno troppo rilevante: si parla di poco meno di 7mila annunci sul milione di inserzioni relative alla vendita e affitto di abitazioni presenti sul sito . Se si aggiunge anche la voce “rent to buy”, si trovano altri 1.260 annunci. Come fanno notare dalla società, in Lombardia si registra circa cinque volte il numero di annunci della seconda regione per numero di inserzioni, l’Emilia-Romagna, a sua volta seguita dal Lazio. La formula di affitto con riscatto viene usata soprattutto per i trilocali e quadrilocali, quelli, fanno notare dal portale, che accusano maggiormente la crisi perché si possono affittare con meno facilità a studenti o lavoratori fuorisede.
Per quanto i numeri siano piccoli, l’aumento è significativ e mostra la volontà dei venditori di trovare soluzioni alla perdurante crisi delle transazioni. Come ha messo in evidenza un recente studio di Nomisma sul mercato immobiliare, il numero delle compravendite (considerati tutti i segmenti) nel primo trimestre del 2014 è salito del 7,4%, ma nel secondo trimestre è sceso dell’1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014. I tempi medi per la vendita di abitazioni si sono stabilizzati in 9 mesi, mentre la buona notizia è che la tendenza prevista, fino al 2016, è al rialzo, perché i mutui dovrebbero essere concessi più facilmente.
Fonte: Nomisma
Una fotografia delle difficoltà delle famiglie ad acquistare casa è venuta da un recente studio della società di consulenza strategica McKinsey, secondo cui sono oltre 2,3 milioni le famiglie italiane che per ragioni economiche non possono permettersi un’abitazione di proprietà. O meglio, che per comprare una abitazione di 60 metri quadrati, dovrebbero impiegare più del 30% del proprio reddito.
«I dati che abbiamo rilevato dimostrano come la casa di proprietà seppur in tempo di ristrettezze, rappresenti sempre un sogno/obiettivo a cui gli italiani non vogliono rinunciare – afferma Chiara Bonifazi, PR & Customer Satisfaction Manager di Kijiji.it – La formula dell’affitto con riscatto è una soluzione valida per molti e al contempo un’alternativa all’accensione del mutuo bancario. La sicurezza di diventare proprietari, seppur a distanza di tempo, è più motivante del classico contratto di locazione».
Affitto con riscatto e rent to buy: le differenze
L’affitto con riscatto consente di rateizzare l’acquisto della casa pagando un canone di affitto che, a differenza di quanto accade per l’affitto tradizionale, viene detratto di volta in volta dal valore per la vendita stabilito precedentemente dalle parti.
Le formule di queste modalità di vendita sono diverse. Le principali sono quelle dell’affitto con riscatto e del rent to buy. Nel primo caso l’acquisto della casa avviene tramite una locazione di durata paragonabile a quella del mutuo che si vorrebbe sottoscrivere, al termine della quale avviene il trasferimento della proprietà all’inquilino col riscatto. In buona sostanza: il venditore finanzia l’acquirente con un pagamento rateizzato sotto forma di affitto.
Con il “rent to buy”, il venditore e l’acquirente concordano un programma di vendita/acquisto nel tempo, con cui il venditore finanzia l’acquirente con un finanziamento rateizzato che va ad aggiungersi, e si somma, all’affitto corrisposto. In buona sostanza: il venditore congela il prezzo di vendita, e agevola l’acquirente nella tempistica del rogito.
Cresce anche il co-housing
Parallelamente all’incremento di offerte di affitto con riscatto, Kijiji.it ha rilevato l’aumento anche per il fenomeno del “co-housing”, vale a dire la condivisione di casa.
Una formula che, seppur si rivolga in modo particolare ai giovani (studenti e giovani lavoratori) ancora lontani dall’accesso ad investimenti immobiliari, sta prendendo piede anche in altre fasce di età, in particolare tra anziani e pensionati. Negli ultimi sei mesi sono infatti cresciute del 18% le inserzioni di persone della terza età che del in un periodo di incertezza economica come quello attuale vedono nella condivisione della casa un valido aiuto per risparmiare sulle utenze domestiche e sulle spese di gestione casalinghe, ma anche semplicemente un modo per avere compagnia, soprattutto per chi a causa di vicissitudini personali è rimasto solo.