Il 27 ottobre è stato tolto l’embargo (ovvero il divieto di pubblicazione) sulle recensioni del nuovo film di Christopher Nolan, Interstellar (se non ne avete mai sentito parlare, qui c’è tutto quello che dovete sapere a riguardo). La stampa straniera l’ha visto qualche tempo fa e ora, a meno di due settimane dall’uscita nei cinema di tutto il mondo, possiamo sapere cosa ne pensa. Abbiamo messo insieme i giudizi e i voti delle più importanti riviste online straniere, dal Guardian a Variety, per farsi un’idea di dove mettere l’asticella delle aspettative. Se a livello Inception (CHE COSA HO APPENA VISTO?) o a livello The Dark Knight Rises (bello, ma…).
Guardian: «È un grande spettacolo, ma con poco dramma, con pochi personaggi e troppo rari sprazzi di humour. Vuole stupirci, convincerci della nostra insignificanza di fronte a un opere di così grande scala. E ce la fa facilmente. Ma nel suo tentativo di costruire un film epico, Nolan si dimentica di farci divertire». ★★★☆☆
The Verge: «Interstellar a volte è confuso, melodrammatico e pieno di sé, ma Nolan è riuscito a creare un’epica spaziale su scala umana».
IGN: «Interstellar è un film imperfetto, ma come i suoi personaggi principali, punta più in alto che si può. L’ambizione, la realizzazione e la cura nei dettagli sono da ammirare. Come voleva il regista, questa è un’esperienza che si può avere solo al cinema, ed è un’esperienza che vale la pena». 8/10
Forbes: «L’ambiziosa avventura nello spazio profondo di Chrisopher Nolan è più ammirabile nelle intenzioni che per la sua realizzazione».
Independent: «Questo è un film che farò molto contenti i fan della fantascienza. […] Interstellar, però, non è solo un film per gli appassionati del genere. È anche un film commovente, uno di quelli che stanno sul limite con l’assurdo a volte, ma con comunque una forte carica emozionale». ★★★★☆
USA Today: «Benché punti alle stelle, Interstellar di Christopher Nolan è un capolavoro mancato».
Variety: «Nolan mette insieme delle sequenze che lasciano senza fiato, una dopo l’altra. Comprese svariate fughe all’ultimo secondo e una stupefacente scena di atterraggio in cui l’intero cinema sembra diventate una centrifuga: le tre ore del film passano senza nemmeno farsi sentire».