Il sinodo straordinario sulla famiglia ha approvato la “relatio synodi”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/sinodo-approvata-relazione-fin… è concluso il sinodo dei vescovi suCi vorrà ancora un anno per arrivare a decisioni condivise sull’ammissione dei divorziati alla comunione e perche’ un diverso approccio pastorale verso gli omosessuali siano decisi dalla Chiesa Cattolica.
Si è concluso oggi il sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia, che al centro aveva anche il tema delle unioni omosessuali. Su 62 punti del documento faticosamente preparato nelle congregazioni generali e nei circoli minori ben 59 sono stati approvati con la maggioranza dei due terzi, compreso quello che propone di riconoscere le coppie di fatto come una via verso il matrimonio. Tra i tre punti che non l’hanno raggiunta ci sono i paragrafi relativi alla ammissione alla comunione dei divorziati risposati, dell’accoglienza pastorale degli omosessuali e della comunione spirituale (che in realta’ era concettualmente alternativo alla comunione per i divorziati risposati). I tre paragrafi (che risultano molto edulcorati rispetto alla prima formulazione) hanno comunque avuto la maggioranza semplice di voti (Qui per approfondire).
A livello politico, resta vivace la polemica scatenata la scorsa settimana dalla circolare del ministro dell’Interno Angelino Alfano, diramata il 7 ottobre a tutti i prefetti d’Italia dopo che alcuni sindaci hanno iniziato a trascrivere sui registri comunali le unioni tra persone dello stesso sesso celebrate all’estero. Alfano imponeva la cancellare quelle trascrizioni. «In caso di inerzia – spiegava poco dopo il titolare del Viminale – si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati».
Si sono alzate le voci critiche di numerosi sindaci, e ne è segue un duro confronto all’interno della maggioranza di governo. Il presidente del Pd Matteo Orfini ha chiesto al ministro dell’Interno, piuttosto, di legalizzare i matrimoni gay anche in Italia. Il capogruppo democrat alla Camera Roberto Speranza ha però preso le distanze. «Alfano – il suo commento su twitter – si occupa con molta insistenza di nozze gay. Come se da questo dipendesse la sicurezza del Paese. E i diritti delle persone invece?».
Ma le provocazioni dei sindaci continuano. Sabato 18 ottobre il sindaco di Roma Ignazio Marino ha trascritto sui registri comunali dello stato civile 16 matrimoni gay celebrati all’estero.
Qualche lettura per conoscere lo stato dei diritti civili in Italia e scoprire le differenze con il resto del mondo. Dalle nozze gay alle adozioni per coppie omosessuali.