L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha pubblicato sul sito di BloombergBusinessweek una lettera aperta in cui dichiara, per la prima volta pubblicamente, la propria omosessualità, dicendosi fiero di essere gay e defindo la propria omosessualità come «uno dei più grandi doni che Dio mi ha dato».
Nella mia vita professionale, ho sempre provato a mantenere un livello minimo di privacy. Vengo da una famiglia umile, e non ho mai cercato di attirare l’attenzione su me stesso. Apple è già una delle compagnie al mondo che riceve più attenzioni mediatiche, e mi piace che si mantenga l’attenzione sui nostri prodotti e alle cose incredibili che i nostri clienti riescono a farci.
Nello stesso tempo, credo profondamente nelle parole di Martin Luther King, che disse: «La domanda più urgente e pressante della vita è “Cosa stai facendo per gli altri?”». Mi faccio molto spesso questa domanda e sono arrivato alla conclusione che il mio desiderio di privacy mi sta trattenendo dal fare qualcosa di più importante. Questo è quello che mi ha portato qui oggi.
Per anni, con tanta gente sono stato molto sincero sul mio orientamento sessuale. Un sacco di colleghi della Apple lo sanno che sono gay e non sembra che ciò abbia fatto alcuna differenza nel modo in cui loro mi trattano. Naturalmente, ho avuto la grande fortuna di lavorare in una azienda che ama la creatività e l’innovazione, e sa che queste possono esistere soltanto quando si accettano le diversità della gente. Non tutti sono così fortunati.
Se è vero che non ho mai negato la mia sessualità, è anche vero che non l’ho mai riconosciuta pubblicamente, fino ad oggi. Quindi permettetemi di essere chiaro: sono fiero di essere gay e considero la mia omosessualità come uno tra i più grandi doni che Dio mi ha dato.
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