La parte più fastidiosa di un pranzo o di una cena fuori, si sa, è il conto. È fastidioso perché costa sempre troppo, è fastidioso perché è difficile da dividere con i commensali, soprattutto, è fastidioso perché si deve aspettare. Si fanno segni, si alza il ditino, ci si sbraccia: inutile. Il cameriere vi vede, e si volta dall’altra parte. È il suo potere in piena manifestazione, vi fa aspettare. il conto arriva quando vuole lui.
Ebbene, adesso non è più così: qualche anno fa Jeff McGregor e Gennady Spirin, due compagni di stanza all’università, hanno fondato Dash. È una app che collega in via diretta il vostro telefono con il programma della cassa del bar, o del ristorante. Voi pagate con un clic e ve ne andate quando volete. Alla faccia del cameriere.
Se si vuole, visto che la app è stata inventata negli Usa, si può aggiungere anche una mancia. Come spiegano qui i due inventori, la app ci ha messo molto tempo per prendere piede. «Nel 2011 nessun ristorante aveva la minima idea di cosa fossero i pagamenti via smartphone». Le cose sono cambiate.
Dash ora ha anche un brevetto, ottenuto per la tecnologia che collega un telefono a una cassa e emette un conto. Ne aspetta anche altri tre. Insomma, un’idea intelligente: l’ambiente comincia a farsi affollato di concorrenti, chi si è mosso prima ha un buon vantaggio. Gli altri devono rassegnarsi, e aspettare. Come si faceva una volta al ristorante.