Parlare seriamente di videogiochi

Parlare seriamente di videogiochi

Già nei primi anni Ottanta, quando non erano altro che una manciata di pixel che si muovevano sullo schermo, i videogiochi facevano discutere. Come i fumetti e i giochi di ruolo prima di loro, sono stati accusati di fare male ai bambini e ai ragazzi, di essere diseducativi, di istigare alla violenza. La retorica sui videogiochi è diventata sempre più rumorosa man mano che il medium è diventato adulto, trasformandosi in un’industria e superando in termini di fatturato persino il cinema. E, a volte, è davvero difficile capirci qualcosa. 

Qui sotto la raccolta di articoli che mettono da parte la retorica sui videogiochi e portano avanti dati, fatti e sperimentazioni reali. Per capire se davvero fanno male e, per una volta, parlare seriamente dei videogiochi.

Tra i videogiochi violenti e la violenza vera
Per una ricerca USA, la storia dei videogame che causano violenza non regge alla prova dei dati

I videogiochi violenti ci rendono più sensibili?
Una ricerca dice che «il senso di colpa provato nel gioco è simile a quello provato nella vita vera»

Vuoi smettere di fumare? Prova a giocare a Tetris
Uno studio mostra che il gioco può aiutare con le dipendenze, riducendo la voglia di fumare, bere…

I videogiochi non fanno male ai bambini
Una ricerca inglese dice che i videogame non portano a problemi comportamentali (ma la tv un po’ sì)

Imparare l’etica dagli zombi
In Norvegia un insegnante usa con successo un gioco per spiegare le implicazioni delle scelte morali

Videogiochi per sconfiggere le malattie
Arrivano i primi, promettenti, esperimenti per usare i videogame a sostegno della medicina

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