Voti una donna? Otterrai scelte politiche diverse

Voti una donna? Otterrai scelte politiche diverse

Un esperimento reale dall’India mostra come politici donne sistematicamente prendano decisioni diverse dagli uomini. È la legge stessa che crea le condizioni per un esperimento: a partire dalla seconda metà degli anni ’90 un terzo dei Consigli di Villaggio scelto a caso deve essere guidato da una donna. Le economiste Chattopadhyay e Duflo (tenete a mente soprattutto il secondo nome: tra qualche anno vincerà il Nobel per l’Economia) analizzano un campione di 256 Consigli di Villaggio nel Bengala dell’Ovest e nel Rajasthan e analizzano le differenze sistematiche negli investimenti in beni pubblici compiuti nei villaggi a cui è riservato un capo donna e quelli in cui ciò non capita: nei villaggi capeggiati da una donna vengono effettuati investimenti significativamente maggiori nella riparazione e costruzione di strade e nel mantenimento delle infrastrutture che permettono di avere acqua pulita.

Attenzione, però: il punto cruciale è di carattere politico e non legato, come si potrebbe pensare, a un discorso di genere. Più precisamente, sta nel fatto che i politici non prendono quasi mai scelte a loro personalmente sgradite. È difficile ad esempio, che un politico si faccia portavoce di politiche a lui avverse, anche se da esse potrebbe trarre un beneficio elettorale. Uscendo dalla dialettica uomo-donna bisogna badare con attenzione alle preferenze individuali di chi si decide di votare. Evviva dunque il giornalismo pettegolo, che scava nelle abitudini e nei costumi dei politici. Molto spesso, è l’unico modo per capire cosa sta loro veramente a cuore. 

Per chi vuole saperne di più:

R. Chattopadhyay e E. Duflo [2004]. Women as Policy Makers: Evidence from a Randomized Policy Experiment in India, Econometrica 72(5): 1409-1443. Disponibile qui

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter