Aerei e voli: come sconfiggere lo stress del viaggio

Aerei e voli: come sconfiggere lo stress del viaggio

Una delle maggiori fonti di stress, per tante persone, è viaggiare in aereo. Secondo diverse ricerche, per ogni viaggio, i momenti più ansiogeni sono quelli in aeroporto: la difficoltà di raggiungerlo in tempo, l’ansia di non superare i controlli, la paura di perdere la valigia. È un fenomeno diffuso, e per questo esiste una pletora di consigli alcuni seri e altri meno fondati, per riuscire a prendere un volo senza avere un picco di stress. E restare in salute. I nostri li abbiamo trovati qui.

Arrivare in aeroporto
È la fase uno, quella fondamentale. Secondo George Stigler, un economista che è stato insignito anche del “Nobel” per gli economisti, se una persona non ha mai perso un aereo vuol dire che perde troppo tempo negli aeroporti. La questione è chiara: se si arriva troppo in anticipo, si rischia di restare a ciondolare per il duty free. Se si arriva troppo tardi be’, si perde il volo. È senza dubbio meglio la prima, ma meglio ancora è trovare un equilibrio tra le due opzioni. Di solito la regola d’oro è due ore prima del volo. Ma ci sono anche compagnie aeree (soprattutto quelle americane) che danno raccomandazioni orarie specifiche.

Salire sull’aereo
Uno dei momenti peggiori: non è affatto semplice far salire a bordo 140 passeggeri in poco tempo. In media si impiegano dai 30 ai 40 minuti. Non c’è un metodo migliore di altri: alcune linee preferiscono far salire i passeggeri dalla parte posteriore, dopo aver imbarcato la prima classe e la business. Ma è il sistema meno efficiente. Altre preferiscono utilizzare la parte anteriore, con poche differenze. Alcune utilizzano un metodo cervellotico: fanno salire prima i passeggeri con il posto vicino al finestrino, poi quelli con il sedile in mezzo e infine quelli sul corridoio. Secondo alcune ricerche, il metodo più veloce (e guarda caso è quello adottato dalle low cost) è far salire i passeggeri a caso, senza numero assegnato, seguendo l’ordine del check-in. Certo, questo implica che potrebbe capitarvi un postaccio (è notorio: il posto centrale è senza dubbio il peggiore), ma almeno non perdete tempo tra valigie malmesse, gente smarrita in cerca di posto, lamentele inutili di chi si sbaglia e cerca di farvi alzare dal vostro legittimo posto.

La paura del volo
Per alcuni, i momenti di stress sono finiti. Per altri, cominciano ora: la paura di volare non è una bella compagnia. I posti più sicuri, dicono le statistiche, sono nella metà dietro del volo. Quelli più sicuri in assolutuo, dicono sempre le statistiche, è meglio star dietro al bordo di uscita dell’ala. In ogni caso, ovunque siate seduti, tenete a mente questo: le possibilità che moriate in un incidente aereo sono una su undici milioni.

La valigia perduta
La brutta sorpresa può arrivare alla fine: avete preso l’aereo in tempo, senza perderne troppo. Siete saliti in tranquillità, il viaggio è stato piacevole e senza stress. Va tutto bene, finché, al nastro trasportatore, la vostra valigia non appare. Che fare? Molto poco. Vi tocca rivolgervi al personale dell’aeroporto, fornire tutte le indicazioni e sperare che venga recuperate. Prima di partire, in ogni caso, è saggio dare una controllatina qui. C’è una classifica interessante sulle compagnie che perdono più o meno valigie. Se vi capiterà, almeno, eravate avvertiti.

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