Fermi tutti. Prima che dilaghi la moda (e speriamo che non succeda mai) e diventi davvero, come hanno cominciato a dire alcuni, il nuovo Gangnam Style, vi invitiamo con calore a boicottare “Chick Chick”. È il video della cantante cinese Rolling Wang (la vedete vestita da pollastrella) Perché? Presto spiegato.
Capita spesso che l’umanità arrivi a un passo dal baratro. È successo con le varie diffusioni della peste; con le guerre di religione del XVI secolo, con la crisi dei missili su Cuba. In tutte quelle occasioni si è arrivati a tanto così dall’inizio della fine. Poi, per fortuna, si è sempre evitato di fare l’ultimo passo. Anche questa volta il rischio si ripresenta e si chiama “Chick Chick”. Non è solo una canzone strana, che mescola grida e stridii a un ritmo elementare. È una deriva morale. È un segno della fine del mondo. È l’estinzione in arrivo. Per capirsi, nel video si vede questo:
Ragazze vestite da galline, ragazzi vestiti da animali della fattoria, cartoni animati in stile giapponese si susseguono mentre una voce distorta strilla “co-co-dé”. Vogliamo dire: “co-co-dé”. È chiaro? Esistono persone che hanno pensato, lavorato, filmato e diffuso questa cosa. Tempo ed energia sono stati impiegati. Sono state utilizzate le migliori tecnologie, capacità apprese negli anni, truccatori, registi, montatori, musicisti. E il risultato ha portato a oltre otto milioni di visualizzazioni. È questo il senso del progresso? Era questo l’obiettivo dell’evoluzione? Se la risposta è sì, ridateci le caverne.