LA DIRETTA:
1.36 Dopo 1258 sezioni scrutinate, in Emilia Romagna il democratico Stefano Bonaccini si avvia verso la vittoria con il 48%. Sul secondo gradino del podio il leghista Alan Fabbri che raccoglie il 31,5%, mentre la Cinque Stelle Giulia Gibertoni segue al 13,3%. In Calabria lo spoglio procede a rilento: dopo 49 sezioni il candidato governatore del centrosinistra Mario Oliverio è avanti col 62,3%. A netta distanza l’esponente di Forza Italia Wanda Ferro (23,3%) e il candidato di Nuovo Centrodestra Vincenzo D’Ascola (8,5%). Lontanissimo il Movimento 5 Stelle, che con il suo candidato Cono Cantelmi si ferma al 3,7%.
1.04 Il premier Matteo Renzi commenta su Twitter la tornata elettorale di Emilia Romagna e Calabria: «Male l’affluenza, bene i risultati: 2-0 netto. Quattro regioni su quattro strappate alla destra in nove mesi. La Lega asfalta Forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%».
00.52 Durante lo speciale televisivo sulle elezioni regionali, il giornalista di SkyTg24 Gianluca Semprini riferisce: «Ha votato più gente per X Factor che alle regionali».
00.45Procede lo spoglio in Emilia Romagna. Dopo 260 sezioni scrutinate, il democratico Stefano Bonaccini consolida il vantaggio al 45%. Il candidato governatore del centrodestra Alan Fabbri (Lega Nord) segue col 36%. Ampiamente distanziata l’esponente del Movimento 5 Stelle Giulia Gibertoni, ferma al 12,5%. Ma il dato clamoroso che va delineandosi è il risultato della Lega Nord che raccoglie il 23% e surclassa Forza Italia.
00.35 Il premier Matteo Renzi risponde ad un tweet del giornalista del Corriere della Sera Pierluigi Battista.
00.12 In Calabria è avanti il centrosinistra guidato da Mario Oliverio.
00.06 Dopo 18 sezioni scrutinate, in Emilia Romagna è testa a testa tra Stefano Bonaccini (Pd) e Alan Fabbri (Lega Nord).
23.46 Il crollo dell’affluenza in Emilia Romagna emerge ancora più chiaro nello storico delle elezioni regionali: se nel 1975 la percentuale di votanti alle urne era del 96,6%, nel 1985 al 94,6%, nel 1995 si incrina all’88,3%. Nel 2000 l’affluenza si attesta al 79,7% e alle votazioni del 2010 il dato scende ancora al 68%. Comunque trenta punti percentuali in più rispetto al dato di oggi.
23.40 Il dato definitivo dell’affluenza alle urne segna una debacle per l’Emilia Romagna: 37,7% contro il 67,8% delle elezioni regionali 2010. La Calabria limita i danni: 44,1% di affluenza contro il 58,5% del 2010.
23.12 Urne chiuse. Comincia lo spoglio in attesa dei dati definitivi sull’affluenza, il dato più clamoroso si profila in Emilia Romagna: circa il 30% in meno rispetto alle regionali del 2010.
20.32 La deputata del Movimento 5 Stelle Mara Mucci, bolognese, si dice «molto preoccupata» per il dato relativo all’affluenza alle urne. «Al di là del risultato – spiega la parlamentare grillina – è una sconfitta per la democrazia».
19.30 Ancora brutte notizie sul fronte dell’affluenza alle urne. Il dato ufficiale alle 19 fornito dal Ministero dell’Interno registra il 30,9% in Emilia Romagna e il 34,6% in Calabria.
19.06 A Catanzaro un uomo ha fotografato la scheda elettorale subito dopo aver espresso il suo voto, ma è stato individuato dagli scrutatori del seggio e identificato dai Carabinieri che lo hanno denunciato. Il fatto, riportato dall’Ansa, si è verificato nel seggio allestito alla scuola media Todaro.
18.40 Il candidato governatore della Lega Nord in Emilia Romagna Alan Fabbri annuncia su Facebook: «Dalle 19 presso il bar “Dal Mister” a Scortichino aspettiamo i risultati elettorali con aperitivo e maccheronata».
LA GIORNATA:
Lo spettro dell’astensionismo, evocato da partiti e commentatori, si abbatte sulle regionali. Dall’Emilia-Romagna alla Calabria, la domenica elettorale segna il crollo dell’affluenza alle urne. Alle 12 il dato dell’affluenza alle urne è del 10,75% in Emilia Romagna mentre alle precedenti elezioni, quando si votò anche il lunedì, la percentuale si era assestata al 12,9%. Se non è un crollo, poco ci manca. Un’inversione di tendenza arriva invece in Calabria dove alle ore 12 l’affluenza registrata era pari all’8,85% contro il 6,5% del 2010. La prossima rilevazione è prevista per le 19, intanto una stima diffusa da Youtrend attesta al 27% l’affluenza alle ore 17 in Emilia Romagna. Le urne si chiuderanno alle 23.
Duro il commento di Pippo Civati: «I primi dati dell’affluenza alle Regionali sono disarmanti, autoesclusione volontaria della gran parte della popolazione a cui la politica non sa parlare più». Il ragionamento del deputato dem prosegue così: «Da domani forse sarà più chiaro che la governabilità come unica stella – senza rappresentanza – è non solo un problema, ma un vero pericolo. Senza voler affatto sminuire il 40% delle Europee, forse avremmo dovuto prestare un po’ di attenzione anche a quell’altro 40% di chi non è andato a votare». Secco invece il commento del deputato Cinque Stelle Andrea Colletti: «Chi non vota poi non ha diritto di lamentarsi».
Non un test per il Governo, ma l’appuntamento elettorale nelle due regioni rappresenta comunque una sfida cruciale per la tenuta dei partiti nel corso di un autunno particolarmente caldo. Occhi puntati sulle quotazioni in ascesa della Lega Nord di Matteo Salvini, la cui performance potrebbe avere ripercussioni nazionali sull’assetto del centrodestra. Sotto la lente degli osservatori anche l’andamento altalenante del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, reduce da una deludente tornata elettorale alle amministrative di Reggio Calabria dove i pentastellati si sono fermati sotto il 3%. In ballo c’è pure la tenuta del Pd di Matteo Renzi, spesosi in prima persona durante la chiusura della campagna elettorale.
In Emilia Romagna sono sei i candidati governatori: Stefano Bonaccini (Pd, Sel, Centro Democratico, Emilia Romagna Civica), Alan Fabbri (Lega Nord, Fi, Fratelli d’Italia), Giulia Gibertoni (M5s), Alessandro Rondoni (Ncd, Udc), Maria Cristina Quintavalla (L’altra Emilia Romagna) e Maurizio Mazzanti (Liberi cittadini). In Calabria sono cinque gli esponenti politici a contendersi la massima poltrona regionale: Mario Oliverio (Pd, Sel, Idv, Socialisti), Wanda Ferro (Fi, Fratelli d’Italia), Nuccio Cantelmi (M5s), Domenico Gattuso (L’altra Calabria), Nico D’Ascola (Ncd, Udc).