I dati freschi dall’Istat confermano la difficoltà di vedere luci in fondo al lunghissimo tunnel dell’economia italiana. Un passetto avanti, un passetto indietro, siamo sempre piuttosto fermi e sotto zona 100. Confermano che gli imprenditori della manifattura vedono qualche spiraglio in più rispetto alle imprese di servizi e che il Nord sta parecchio meglio del Centro-Sud.
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Nel settore dei servizi di mercato (escludendo quindi il commercio) la situazione rimane difficile con valori di fiducia e aspettative ancora troppo deboli.
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Quanto ai problemi segnalati la finanza occupa il suo spazio, certamente minoritario rispetto alla mancanza di ordini e domanda, però colpisce il fatto che nel periodo 2009-2014, durante lo svolgimento della crisi, mentre la percentuale di imprese manifatturiere che segnalano problemi di domanda si è dimezzata (si sono adattate a una domanda strutturalmente più debole), la percentuale di imprese che segnalano tra gli ostacoli alla produzione i vincoli finanziari è invece raddoppiata. Un segno che conferma come i vincoli del credito siano arrivati in un secondo tempo (dal 2012) cumulandosi agli altri problemi delle imprese.
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