Sensitivi e maghi: i trucchi con cui vi ingannano

Sensitivi e maghi: i trucchi con cui vi ingannano

Se non avete ancora assorbito le lezioni fondamentali del Cicap contro maghi e imbroglioni vari, ci pensiamo noi. Se ancora cedete al fascino di chi vi legge la mano, o vi promette di spiegarvi il futuro con i tarocchi (o i fondi di caffè, o le rune), ecco, smettetela. Qui vi spieghiamo quali sono i trucchi (più che altro psicologici) con cui vi fanno credere di saperla più lunga di voi, su di voi. Se li imparate bene potete addirittura farlo voi, e in tempi di crisi arrotondare con consulenze astrologiche in nero non dispiace a nessuno. Qui ne hanno fatto un manuale di istruzioni in pdf.

1) L’ambiente
La vostra autorità psicologica deve essere affermata fin dall’inizio, prima ancora di farvi vedere. Il vostro “ufficio” parla giaà per voi, per cui sarà pieno di libri, mappe più o meno vecchie, immagini che incutono l’idea di una vaga competenza. Le sedie devono essere comode, l’ambiente intimo e riservato. Ci deve essere atmosfera di calma e agio. Se proprio volete dare un tocco esoterico, incenso e luci soffuse faranno il resto. Chi entra deve percepire di essere al centro di un importante e antico rituale.

2) Il lavoro di squadra
Bisogna convincere il cliente a essere cooperativo. Mostrarsi docile, vicino, ma soprattutto disposto a parlare e raccontarsi. Il tutto va fatto con un tono di voce calmo, un atteggiamento non aggressivo, contatto visivo continuo, sorrisi. Approfittatene per spiegare subito che prevedere il futuro è difficile, perché le “cose nel cuore” non sono chiare. Insomma, si può sbagliare, o non azzeccare tutto al cento per cento.

3) Ricordati che le persone hanno più o meno tutte gli stessi problemi
Se si va da un mago, si è con ogni probabilità arrivati all’ultima spiaggia. I problemi sono, di solito, riconducibili a tre categorie: amore, salute e soldi. Carriera, viaggi, istruzione e ambizione vengono in secondo piano. Per cui le domande dovranno riguardare questi ambiti. I problemi e i dubbi verranno fuori da soli, basta accompagnarli con le parole giuste.

4) Usare le parole giuste
Sia nelle domande che nelle asserzioni, ci sono delle frasi che vanno sempre bene. “Tu sei una persona molto rispettosa, attenta agli altri, ma certe volte si riesce a intravedere una vena di egoismo nei tuoi comportamenti”. Oppure: “Sei molto bravo a disciplinare i tuoi comportamenti, sembra sempre che la situazione sia sotto il tuo controllo. Ma sappiamo tutti e due che dentro hai momenti di insicurezza molto forti”. E ancora: “Quello che ho davanti è una persona degna di fiducia, non un santo, certo, ma uno che sa essere un buon amico”. Insomma, parole che vanno bene sempre e per tutti (ammettetelo: vi ci siete ritrovati anche voi)

5) Fare le domande giuste
Le domande giuste altro non sono che domande travestite da affermazioni. “Questo che dici è molto importante per te”; “Sei d’accordo anche tu con questo che dico”; “Capisci anche tu che questa è l’impressione che ne deriva”. E “A chi ti riferisci, lo sappiamo”. Anche se, come è ovvio, non lo sapete. E forse non lo sa nemmeno chi viene da voi.

6) Fate ricorso a saperi antichi ed esoterici
Funziona sempre, anche nei confronti dei più smaliziati. Usare un gergo misterioso, infarcito di parole dal sapore antico e magico permette due cose: copre la totale illogicità delle cose che dite e, al tempo stesso, impressiona il vostro interlocutore. Le sue difese le ha già abbassate. A questo punto non avete che da guadagnare in autorevolezza. Anche perché vi servirà: le vostre previsioni, con ogni probabilità, non si avvereranno.  

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