Usa, un voto ogni due anni e meno poteri al Presidente

Usa, un voto ogni due anni e meno poteri al Presidente

A differenza di un sistema come quello italiano, di tipo repubblicano, dove premier e deputati di Camera e Senato vengono scelti tutti nella stessa occasione, cioè le elezioni parlamentari, negli Stati Uniti le cose vanno diversamente. Lì vige il sistema del 2, 4, 6.

Funziona così: i deputati della Camera vengono eletti ogni due anni, Il Presidente degli Stati Uniti d’America ogni 4 anni, il Senato viene rinnovato ogni 6 anni, ma i suoi membri sono eletti un terzo per volta e ogni due anni. 

In questo modo, nelle elezioni dette di midterm, ossia di metà mandato, gli elettori americani si ritrovano a votare i deputati della Camera e un terzo dei membri del Senato, senza scegliere un nuovo Presidente.

Tutte le elezioni, presidenziali o no, accadono sempre il primo martedì del mese di novembre degli anni pari. Succede così dal 1845, l’anno in cui il Congresso decise finalmente di regolamentare le elezioni.

«Il modello presidenziale, di cui gli Stati Uniti sono l’esempio più antico, prevede che Presidente e Parlamento (o Congresso) siano istituzioni nettamente separate, ognuna con la sua legittimazione», spiega Massimo Teodori, storico e politico italiano, con un passato da professore di Storia e istituzioni degli Stati Uniti.

Scopo del meccanismo 2, 4, 6 americano è «dare continuità al sistema piuttosto che una brusca rottura», continua Teodori. Ma anche sancire una «divisione netta dei poteri tra Congresso e Presidenza, evitando che uno dei due organi giugna a un potere totalizzante».

Una sorta di divisione dei poteri di matrice illuminista, ma “all’ennesima potenza”.

Il Governo diviso

Se, dopo le elezioni di midterm, il Congresso o uno dei suoi due rami (Camera e Senato) risultano in maggioranza composti da deputati del partito avverso a quello del Presidente in carica, si parla di «Governo diviso».

Il governo diviso è – per capirci – la paura maggiore di Barack Obama in questo momento. Ritrovarsi con un Congresso a maggioranza repubblicana impedirebbe al Presidente democratico di portare a termine le riforme in programma, perché privo di adeguato sostegno in Parlamento.

Elezione dei governatori degli Stati membri

Il meccanismo del 2, 4, 6 vale anche per le elezioni governative dei singoli Stati membri degli Usa.

Tutti i governatori degli Stati di cui si compone la Federazione degli Usa hanno un mandato di quattro anni. Tranne due.

Succede quindi che trentaquattro Stati su cinquanta eleggono il loro governatore durante le elezioni midterm, mentre il Vermont ed il New Hampshire eleggono i propri governatori per un mandato biennale, una volta durante le elezioni presidenziali, e una volta durante quelle di metà mandato.

Il meccanismo vigente per il Congresso, cioè il Parlamento federale, si ripete anche per le assemblee legislative dei singoli Stati membri.

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