Come capire se il tuo matrimonio durerà

Come capire se il tuo matrimonio durerà

Un diamante è per sempre, il matrimonio non è detto. Una ricerca ha monitorato lo stato di salute delle coppie sposate e, dopo una serie di domande molto impegnative (sia per i ricercatori che per le coppie) ha trovato o ha creduto di trovare le ragioni che portano alla rottura, o che, al contrario lo mantengono vivo e vegeto.

I criteri da considerare sono i più impensabili. Si va dalla durata del fidanzamento al numero di invitati al matrimonio, fino a quanto spesso si va in Chiesa. La ricerca e i grafici, elaborati da Randal Olson (cui va il nostro ringraziamento per averci permesso di ripubblicarli) sono misurati su un pubblico americano ma, viste le hanno risvolti universali.

Quanto è durato il fidanzamento
Va detto subito: le coppie che sono rimaste insieme più a lungo hanno più probabilità di rimanerlo. Chi si è frequentato poco (forse troppo poco) invece è più a rischio. Il grafico sotto lo mostra bene: chi è stato insieme per almeno due anni ha il 20% di possibilità in meno di divorziare.

Quanti soldi hai
È sempre triste, ma i soldi contano sempre. Le coppie più ricche hanno meno probabilità di divorziare. I problemi della vita quotidiana sono sempre un logorio per la coppia. Se si guadagna poco è possibile che i problemi aumentino. E poi c’è anche una questione di autostima, soddisfazioni nella carriera che hanno spesso una ricaduta positiva anche nella vita privata.

Quanto spesso vai in Chiesa
Per un Paese iper-religioso come gli Usa non è una sorpresa scoprire che le coppie che vanno in Chiesa in modo regolare hanno matrimoni più stabili. È ovvio: da un lato, il vincolo religioso, quando viene sentito, è molto più forte. Dall’altro, le pressioni sociali e personali sono anche più forti.

Il tuo atteggiamento verso il partner
Sembra la conferma degli sterotipi e della morale. Ma d’altronde certe cose, se si dicono, un motivo ci sarà. In ogni caso, gli uomini rischiano di divorziare molto di più se, nel momento della scelta del partner, hanno dato molta (troppa) importanza alla bellezza. Le donne, sempre per restare nello stereotipo, se hanno privilegiato la ricchezza. La prima sfiorisce, la seconda annoia.

Quanti invitati c’erano al matrimonio
La cerimonia nuziale, checché si possa pensare, ha un enorme impatto sulla stabilità del vosto matrimonio. Sono attimi decisivi. Forse il fattore principale non è la pioggia, e nemmeno il colore dei tovaglioli (e se si intonano o meno con la tovaglia). Ma è il numero di persone presenti: chi si sposa in sordina, da solo, con pochi intimi – o addirittura tenta la fuitina a Las Vegas – finirà male. Chi invita 200 e oltre amici e parenti proseguirà sereno per tutta la vita. La spiegazione, anche qui, è fatta di buonsenso: se ci sono tante persone intorno alla coppia è più probabile che i problemi vengano risolti con più facilità, e con più supporto.

Luna di miele: è fondamentale
Bene: siete fidanzati da più di due anni, avete un reddito medio buono, siete innamorati e non vi importa né della bellezza né della ricchezza del vostro partner, avete invitato tanti amici e parenti. Tutto bene: il matrimonio è al sicuro? Non ancora. C’è l’ultimo passo, quello decisivo: la luna di miele. È uno dei momenti più pericolosi: dopo il fatidico sì, le feste, le ubriacature, gli abbracci e i sorrisi, c’è chi realizza quello che ha appena fatto. Per cui partire è la scelta migliore. Chi aspetta o risparmia pagherà un prezzo altissimo: il divorzio.

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