I miti sulle malattie invernali

I miti sulle malattie invernali

Il dottor Aaron Carroll è un medico, un professore dell’università dell’Indiana e lo spassosissimo conduttore di Healthcare Triage, un canale YouTube tutto dedicato a spiegare la medicina e la salute con parole semplici (e divertenti). L’ultimo episodio della serie è un gioiellino dedicato a debunkare le teorie della mamma e della nonna su inverno e malattie.
 

Mito #1: uscire d’inverno porta ad ammalarsi di più

Il freddo colpisce il nostro sistema immunitario e ci rende più suscettibili ad ammalarci? Sembra, invece, che sia vero il contrario. In uno studio del 1985 si è scoperto che il freddo stimola alcune cellule che proteggono dalle malattie. Quindi perché le persone si ammalano di più d’inverno? Il dottore Carroll spiega che è perché… siamo di più in casa e in luoghi chiusi e poco aerati, scambiandoci i virus l’un l’altro.
 

Mito #2: coprirsi bene protegge dai malanni

In uno studio del 1958, tre gruppi di persone diversamente vestiti e a diverse temperature si sono fatti (occhio che fa schifo) gocciolare nel naso delle mucose di una persona infetta. Risultato? Tutti hanno avuto la stessa possibilità di ammalarsi. «La temperatura e che cosa avevano addosso, non hanno portato a nessuna differenza», dice Carroll.
 

Mito #3: uscire coi capelli bagnati vuol dire prendere il raffreddore

Falso. Uno studio del 1968 effettuato su alcuni carcerati (volontari) di una prigione del Texas, ha dimostrato che non fa alcuna differenza. Esattamente come nello studio per il Mito #2, i prigionieri sono stati divisi in gruppi. Alcuni erano molto vestiti, altri erano poco vestiti, altri ancora sono stati immersi in vasche a bassa temperatura. Poi, sono stati infettati con la mucosa di una persona infetta e… tutti i gruppi hanno avuto la stessa possibilità di ammalarsi. Non ci sono prove a dimostrare che uscire coi capelli bagnati aumenta la possibilità di prendere il raffreddore.
 

Mito #4: l’alcol scalda

Un classico. In termini tecnici, di dice che l’alcol «abbassa soglia di vasocostrizione» ovvero: dilata i vasi sanguigni. Ovvero: c’è più sangue che passa sotto la pelle. All’apparenza, bere alcol “scalda”, è vero: perché ci sembra di avere più caldo. Ma poi la sensazione sparisce e la maggior quantità di sangue esposta al freddo… be’, si raffredda. E la temperatura corporea si abbassa. C’è anche uno studio del 1995 che lo dimostra.

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