Muri colmi di macche di sangue, aule distrutte, i segni dell’esplosione di un kamikaze. È quel che mostra un video della Bbc girato all’interno della scuola pubblica militare di Peshawar, in Pakistan, dove ieri i talebani del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) hanno fatto strage di alunni e insegnanti. Hanno fatto irruzione nella scuola e sparato all’impazzata contro chiunque capitasse a tiro. Al termine di nove ore di follia e scontri con le forze di sicurezza le persone rimaste uccise sono 141, di cui 132 bambini e adolescenti. I feriti sono invece 124, di cui 121 minori.
Il video della Bbc girato nelle aule della scuola militare di Peshawar
L’episodio non ha precedenti nella storia di un Paese segnato dalle minacce dei Taliban. Solo un mese fa l’ultimo grosso attentato, quando un kamikaze si è fatto esplodere al valico di Wagah, provincia di Lahore, in mezzo alla folla raggruppata per assistere alla quotidiana cerimonia militare che si tiene al confine. Morirono sessantacinque persone morte e cento rimasero ferite. Nella patria di Malala Yousafzai, la ragazza pachistana sopravvissuta ad unattacco dei Talebani insignita del Nobel per la Pace, attentati suicidi, violenze e repressioni si susseguono da anni, mentre continua la guerra con i droni iniziata da George Bush e intensificata dal Presidente Barack Obama.
«È il nostro 11 settembre», scrive in prima pagina il quotidiano The Express tribune di Islamabad. Mentre il Pakistan osserva il primo dei tre giorni di lutto nazionale decretato dal governo. «È un attacco al futuro del Pakistan, ai suoi giovani figli e figlie», continua il giornale. «Gli abitanti di Peshawar non sono alieni a al dolore e al lutto. Ma mai questa città ha vissuto qualcosa di tale grandezza nei 2.500 anni della sua storia». Il primo ministro pachistano Nawaz Sharif, giunto ieri a Peshawar per coordinare il piano di risposta all’attacco presiederà oggi in città un vertice di tutti i partiti presenti in Parlamento per concordare una lotta più efficace al terrorismo.