Scioperi, nove volte su dieci servono a fare il ponte

Scioperi, nove volte su dieci servono a fare il ponte

«Il ponte è servito #Coincidenze». Con queste parole, inserite in un tweet, Ernesto Carbone, responsabile della Pubblica amministrazione del Pd, aveva scatenato polemiche sui social network e lo scontro con i sindacati. Era il 12 novembre, un mese fa, e si parlava dello sciopero che si sarebbe dovuto tenere il 5 dicembre, a ridosso del ponte dell’Immacolata. Le repliche piccate che erano seguite dai rappresentanti sindacali non hanno potuto tuttavia negare un dato di fatto: gli scioperi generali, sia quando sono della sola pubblica amministrazione sia quando sono estesi a tutte le categorie, in nove casi su dieci sono organizzati a cavallo del fine settimana. Il venerdì, in particolare, giorno in cui sono stati indetti otto scioperi generali – di tutte le categorie – su dieci. 

Nessuno scandalo o lezione moralizzatrice: gli scioperi vengono indetti quando ricevono il massimo risalto mediatico – come durante il Salone del Mobile dello scorso anno a Milano – o quando hanno la possibilità di ottenere l’adesione maggiore. In tutti i casi, conta l’efficacia, se lo scopo è mettere pressione sui datori di lavoro. La prospettiva non può che essere diversa da parte di chi deve cambiare gli orari di uscita e di casa e stiparsi su treni affollati la mattina presto – sul sito di Trenord si contano 11 avvisi di sciopero nel 2014 – o di chi deve pagare una baby sitter per i figli con gli insegnanti in astensione dal lavoro. 

I dati che seguono si riferiscono al periodo 2008-2013 e mostrano chiaramente come la gran parte degli scioperi nel settore pubblico sia proclamata strategicamente all’inizio o alla fine della settimana, con un picco per gli scioperi generali. 

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica

Se dagli scioperi generali si passa agli scioperi per categoria, l’incidenza dei giorni a cavallo del fine settimana rimane alta: in generale è di oltre il 65 per cento, con il venerdì che è il giorno prescelto in metà delle astensioni dal lavoro. 

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica

Nella scuola l’incidenza è meno marcata e mettendo assieme il venerdì, il sabato e il lunedì si ottiene una frequenza degli scioperi di poco superiore alla metà del totale. 

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica

La scuola è il comparto più interessato da scioperi nel settore pubblico allargato, pur esssendo la partecipazione media molto bassa, meno del 5 per cento. La partecipazione è nel Pa in senso stretto, nella sanità e soprattutto – di gran lunga – tra i vigili del fuoco. 

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica. Per guardare il grafico ingrandito cliccare qui

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica

Se proclamati all’inizio della settimana gli scioperi hanno maggiore partecipazione. Il lunedì è in particolare il giorno in cui la partecipaziona media agli scioperi del settore pubblico è più alta. Il martedì e mercoledì la partecipazione è maggiore rispetto al venerdì e al sabato. Un dato che sorprende, anche se va considerato che il numero di scioperi effettuati di venerdì è molto maggiore rispetto agli altri giorni. 

Fonte: Elaborazione su dati del Dipartimento della Funzione Pubblica

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