18.32: Sempre secondo Le Figaro i due presunti assalitori Cherif e Said Kouachi non sapevano che un uomo si nascondesse dentro la tipografica. La famiglia di Lilian, il graphic designer di 27 anni, ha cercato di contattarlo tra le 9 e le 11, invano. Il padre ha poi ricevuto un sms da suo figlio che gli spiegava: «Mi sono nascosto al primo piano, di’ alla polizia di intervenire».
18.11 Secondo Le Figaro ci sarebbero dei dubbi sulla presenza nel supermercato ebraico di Hayat Boumeddiene la donna di 26 anni compagna di Amedy Coulibaly.
17.57: Almeno quattro ostaggi sarebbero stati uccisi nel blitz nel supermercato kosher a Parigi. Lo scrive Reuters citando una fonte della polizia.
17.39: secondo Le Parisien, quattro poliziotti sarebbero rimasti feriti durante l’assalto al supermercato di Parigi.
17.17: secondo quanto riporta Agence France Presse, i due fuggitivi, sospettati dell’assalto a Charlie Hebdo, sarebbero stati uccisi nel blitz a Dammartin-en-Goële. L’ostaggio sarebbe stato liberato.
17.10: udite quattro forti esplosioni nei pressi del supermercato ebraico a Parigi, entrambi i blitz sarebbero stati effettuati, si aspettano ulteriori informazioni.
17.00: secondo Le Monde sarebbe in atto il blitz contro i due fuggitivi asserragliati nella tipografia di Dammartin-en-Goële.
16.57: sono stati segnalati spari ed esplosioni a Dammartin-en-Goële, il luogo dove i due fuggitivi responsabili del massacro a Charlie si sono asserragliati, scrive il Guardian.
16.34: secondo quanto riporta Liberation, Hassan Nasrallah, il leader del gruppo politico militare sciita Hezbollah, ha affermato che «con i loro atti immondi, violenti e disumani, questi gruppi stanno attentando al profeta e a tutti i musulmani più di quanto stiano facendo i loro nemici, più dei libri, dei film e delle caricature che hanno ingiuriato il profeta».
16.27: l’uomo asserragliato nel supermercato di Parigi ha minacciato di uccidere gli ostaggi se la polizia assalirà i due fuggitivi a Dammartin-en-Goële, scrive Associated Press.
16.22: secondo quanto riporta il Guardian, il governo israeliano avrebbe offerto il proprio aiuto al governo francese per affrontare la situazione di emergenza in seguito alla presa di ostaggi a Parigi.
15.37: la polizia ha smentito la voce che parlava di due morti nel supermercato ebraico.
15.31: è rientrato l’allarme al Trocadero, si trattava di un falso allarme.
15.27: la polizia di Parigi ha deciso di chiudere i negozi di Rue de Rosiers, nel Marais, il quartiere ebraico.
15.00:Le Monde segnala che la polizia starebbe evacuando i turisti dalla zona del Trocadero, davanti alla Torre Eiffel.
14.38: Marine Le Pen ha chiesto di chiudere le frontiere francesi in seguito ai fatti che stanno avvenendo a Parigi e a Dammartin-en-Goële.
14.32: la polizia francese ha diffuso le foto di due persone ricercate che potrebbero essere coinvolte nella presa degli ostaggi a Parigi. Sono un uomo e una donna, Amedy Coulibaly, 32 anni, e Hayat Boumeddiene, 26 anni.
14.20: secondo AFP ci sarebbero almeno due morti nel supermercato ebraico dove un uomo si è asserragliato con degli ostaggi.
13.54: il Guardian, che cita come fonte la televisione francese BFMtv, parla di 5 ostaggi presenti nel negozio ebraico a Parigi est. Tra loro pare ci siano anche donne e bambini.
13.40: secondo AFP ci sarebbe un ferito nel supermercato ebraico di Parigi dove un uomo si è asserragliato con ostaggi.
13.33: secondo quanto scrive Liberation, sarebbe in corso una sparatoria in un ristorante ebraico nell’est di Parigi. Il responsabile sarebbe un uomo, che avrebbe preso degli ostaggi, è possibile che si tratti dell’uomo che ha ucciso l’agente a Montrouge.
13.00: secondo Reuters, citata dal Guardian, l’uomo responsabile della morte dell’agente della polizia municipale morta ieri a Parigi faceva parte dello stesso gruppo jihadista dei fratelli Kouachi.
12.40: secondo quanto riporta Afp, i due arrestati per l’uccisione della poliziotta municipale, ieri a Parigi, sarebbero legati all’uomo che le ha sparato, che però sarebbe ancora a piede libero.
12.20: secondo una fonte dell’intelligence yemenita citata da Reuters, uno dei due sopsettati per l’attacco a Charlie avrebbe incontrato in Yemen uno dei leader di Al Qaeda.
12.00: la polizia francese ha confermato che ci sono legami tra l’attacco a Charlie Hebdo e la sparatoria in cui è rimasta uccisa un’agente di polizia municipale di Parigi.
11.20: le forze d’assalto francesi sono sul tetto dell’edificio dove i due sospettati sarebbero asserragliati, dice Afp, che pubblica questa foto:
10.53: secondo Afp, la polizia ha identificato l’uomo sospettato dell’uccisione della poliziotta, avvenuta ieri a Parigi
10.52: secondo la Bbc, il governo francese è «quasi certo» che i due fuggitivi asseragliati nella fabbrica di Dammartin-en-Goële con ostaggi siano i due fratelli Kouachi, sospettati per la strage di Parigi.
10.27: il riassunto di Josh Halliday sul Guardian,su quello che per ora sappiamo di quel che sta accadendo:
– è in corso una grossa operazione a Danmartin-en-Goele, nel nord est di Parigi
– i due fuggitivi sono asserragliati in una tipografia e hanno almeno un ostaggio
– la polizia ha detto di aver aperto un negoziato con i fuggitivi per il rilascio degli ostaggi
– non ci sono stati morti né feriti nella sparatoria di stamattina, lo ha detto il ministro Cazeneuve
– le tre scuole elementari nella zona dell’operazione sono chiuse
10.23: i due fuggitivi sono asserragliati in una tipografia, dicono Afp e Guardian.
10.17: secondo Agence France Presse la polizia avrebbe avviato l’operazione per neutralizzare i due fuggitivi, sospettati della strage a Charlie Hebdo. Nel frattempo altre fonti smentiscono il bilancio fornito da Le Parisien: non ci sarebbero morti né feriti fino a questo momento.
10.10: Secondo quanto riporta Le Parisien dei colpi di fuoco sono stati sparati a Dammartin-en-Goële (Seine-et-Marne) facendo 2 morti e 20 feriti. I due fuggitivi sarebbero asserragliati, con almeno un ostaggio, in un’azienda. Altre fonti parlano di un possibile contatto tra la polizia e i fuggitivi per aprire una trattativa.
9:40 Agence France-Presse parla di una “sparatoria” durante un inseguimeno in auto tra polizia e i sospetti attentatori e di “ostaggi” a nord est di Parigi, a Dammartin-en-Goele. Il ministro dell’interno Bernard Cazeneuve ha confermato che c’è una grossa operazione di polizia in corso.
07.28 La riunione di redazione del febbraio del 2006 quando Cabu, Wolinski e Charb discutevano della vignette di Maometto. Questo video è stato realizzato dagli amministratori Jerome Lambert e Philippe Picard. Mostra la riunione dopo il numero in cui sono stati pubblicati le prime vignette che fecero discutere.
9 gennaio – 07.00 Dopo una notte di ricerche e nonostante il dispiegamento massiccio di forze dell’ordine (più di 88mila persone), sono ancora latitanti i due presunti responsabili della strage alla redazione di Charlie Hebdo (12 vittime), i fratelli Cherif e Said Kouachi (mentre il terzo identificato si è costituito perché ha un alibi – era a scuola – e le accuse contro di lui sembrano cadute). Ancora nulla di fatto, dunque, nella disperata caccia all’uomo, dopo l’attentato islamista allasede del settimanale satirico Charlie Hebdo: i due sospetti in fuga – i fratelli franco-algerini Chérif e Said Kouachi, di 34 e 32 anni, riconosciuti grazie a una carta d’identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata durante la fuga – sono stati avvistati nella regione Picardie, nel nord-est della Francia.
Perquisizioni sono avvenute in diverse case nella città di Longpont e nella vicina borgata di Corcy, a una settantina di chilometri da Parigi. La zona è stata circondata dalle squadre speciali della polizia ed è sorvolata dagli elicotteri. Sono nove le persone arrestate nell’ambito delle indagini per l’attacco a Charlie Hebdo, come ha spiegato il ministro francese degli Interni, Bernard Cazeneuve. Said Kouachi, uno dei due fratelli ricercati, è stato «formalmente riconosciuto» su una foto come uno degli aggressori, ha confermato sempre il ministro. Said risulta essere disoccupato e incensurato. Mentre il fratello è un jihadista già noto all’anti-terrorismo francese.
Nel frattempo si è venuto a scoprire che i due fratelli ricercati per la strage a Charlie Hebdo erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali Usa (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche. Lo rendono noto le autorità Usa, riferisco i media americani.
Said Kouachi, uno dei fratelli è stato addestrato ad usare armi ed esplosivi da Aqap, il ramo di al Qaida nella Penisola arabica, nel 2011. È quanto hanno comunicato le autorità francesi agli Stati Uniti, riferiscono i media Usa. L’intelligence sta cercando di mettere insieme i collegamenti dei fratelli con lo Yemen. Non è chiaro se Said abbia mai incontrato Anwar Al-Awlaki, l’imam americano-yemenita legato ad al Qaida ed ucciso da un drone Usa nel 2011.
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17.50: La stazione radio dell’IS, Al-Bayan, ha diffuso un comunicato in cui definisce gli assalitori di Charlie Hebdo degli “eroi”.
16.10: Il punto sulla ricerca dei sospetti. Secondo Le Figaro, le forze speciali francesi – RAID e GIGN – sono impiegate in una zona di parecchi chilometri quadrati intorno a Crépy-en-Valois, a nordest di Parigi. Questa ricostruzione smentisce il fatto che i due sospettati siano già stati localizzati e siano assediati in una casa del paese di circa 14 mila abitanti, che dista una sessantina di chilometri dalla capitale.
15.03: Le Monde pubblica le foto della redazione di Charlie Hebdo dopo il massacro di mercoledì 7 gennaio.
14.20: secondo quanto riporta Agence France Press, nell’auto abbandonata dai due sospettati sono state ritrovate delle Molotov e una bandiera jihadista.
14.00: i sospettati sarebbero barricati in una casa a Crepy-en-Valois, a 60 chilometri a Nord Est di Parigi. Gli elicotteri stanno sorvolando la zona. Lo riporta France 3 Picardie.
13.33: il prossimo numero di Charlie Hebdo, che uscirà mercoledì, sarà stampato in un milione di copie, scrive Le Figaro.
12.30: secondo quanto riporta il giornale francese Le Figaro, un uomo armato sarebbe stato avvistato nel quartiere de La Defense, nel centro di Parigi.
11.51: il giornalista di Charlie Hebdo Patrick Pelloux ha dichiarato che settimana prossima il settimanale satirico uscirà, dice Agence france Press. Nel frattempo la manifestazione prevista per sabato a Parigi è stata spostata a domenica, dice sempre AFP.
11.26: secondo quanto riporta Agence France Press, i due sospettati per l’attacco di ieri a Charlie Hebdo sarebbero stati individuati nel nord della Francia e sarebbero armati.
10.52: è morta la poliziotta ferita stamattina nel sud di Parigi.
10.33: secondo quanto riporta il sito Ouest France.com quattro granate da esercitazione sarebbero state lanciate contro una moschea a Mans.Una sarebbe esplosa, ma non si segnalano feriti.
10.24: secondo quanto riporta Agence France Presse ci sarebbe stata un’esplosione in un negozio di kebab vicino a una moschea, nell’est della Francia. Non si segnalano feriti.
10.17: in un documentario francese del 2005 sul terrorismo islamico (al minuto 1:05,00) compare Cherif Kouachi, il 32 enne franco algerino che in queste ore è indicato come possibile attentatore della sede di Charlie Hebdo. Secondo il video, Cherif sarebbe stato avvicinato già dieci anni fa da Farid Benyettou, predicatore islamico parigino che cercava volontari per combattere in Iraq contro l’esercito statunitense. A quanto rivela il video Kouachi era un appassionato di rap e di belle ragazze, non frequentava la Moschea, si sarebbe avvicinato all’Islam radicale dopo aver incontrato Benyettou.
10.00: un’altra sparatoria è avvenuta nel sud di Parigi, a Montrouge, non lontano dalla Porta di Chatillon, sono rimasti feriti due poliziotti: stavano intervenendo sul luogo di un incidente in cui sembra coinvolta una Clio bianca, un’auto simile a quella su cui i due attentatori sono fuggiti mercoledì sera. Un uomo, con addosso uno zaino, si è avvicinato alla scena dell’incidente e ha tirato fuori un fucile d’assalto, poi ha sparato, secondo quanto riferisce France Info. Un vigile, probabilmente una donna, è gravissimo. Il secondo agente è sotto choc. Sarebbe già stato fermato un sospetto. Al momento non emergono legami accertati con l’assalto al Charlie Hebdo, ma non si possono escludere.
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Tre persone sospettate di essere gli attentatori alla sede parigina del periodico satirico Charlie Hebdo sono state identificate e le forze di sicurezza francesi sono alla loro ricerca. Una di loro, il più giovane, si è costituito nella notte tra mercoledì e giovedì 8 gennaio. Si tratta di Hamyd Mourad, 18 anni, che insieme a Said Kouachi e Cherif Kouachi, avrebbe partecipato all’attentato dove hanno perso la vita 12 persone e ne sono state ferite 11. Il diciottenne sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l’operazione e sarebbe un “senza fissa dimora”. Fonti del giornale Le Point rivelano inoltre che i due uomini più anziani avrebbero sparato alle vittime. Sono due franco-algerini e uno di loro era già stato processato nel 2008, nell’ambito di un’operazione contro una filiera jihadista irachena basata nel 19/o arrondissement di Parigi.
Mourad, però, avrebbe anche però fornito un alibi alla polizia, spiegando di essersi costituito dopo aver visto circolare il suo nome su internet. All’ora della sparatoria, Mourard, si sarebbe trovato a scuola. Secondo il sito Le Parisien, l’alibi sarebbe confermato anche dai compagni di scuola. Nel frattempo la Francia continua a vivere nella paura.
Alle 23.24 di mercoledì, l’agenzia di stampa Afp ha scritto che era in corso un’operazione antiterrorismo nella città di Reims. Circa un’ora più tardi, tuttavia, i media francesi hanno diffuso immagini che mostravano molti agenti delle forze di sicurezza uscire da uno stabile nel quartiere di Croix-Rouge e allontanarsi con calma, senza che si fossero sentiti colpi di arma da fuoco o che fosse arrivata la notizia di arresti. Nella zona si erano radunati molti giornalisti e spettatori.
Secondo quanto riportato inizialmente da Reuters, la polizia sta cercando tre cittadini francesi: due fratelli originari della zona di Parigi, che secondo la fonte governativa hanno 34 e 32 anni, e una persona della città nordorientale di Reims, che avrebbe 18 anni. Uno dei due fratelli sarebbe stato precedentemente incriminato per terrorismo.
L’unica informazione confermata ufficialmente dalle autorità francesi, finora, è appunto l’identificazione dei tre sospetti. Una fonte di polizia ha detto ad Associated Press che si tratta di Said Kouachi, Cherif Kouachi e Hamyd Mourad, e che i tre sono collegati ad una organizzazione terroristica yemenita.Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve aveva comunque invitato alla responsabilità e ha detto che la diffusione incontrollata di notizie potrebbe rendere più difficile l’inchiesta. I media francesi hanno parlato di perquisizioni in diverse città francesi, tra cui Parigi, Reims e Strasburgo.
Nel pomeriggio, un testimone aveva raccontato che gli attentatori avevano detto durante l’assalto: «Potete dire alla stampa che è stato Al-Qaida in Yemen». AP aggiunge che Cherif Kouachi era stato processato nel 2008 per aver aiutato il viaggio di aspiranti combattenti verso l’Iraq ed era stato condannato a 18 mesi di carcere. Il nome di Cherif Kouachi compare in un articolo del New York Times del 2005 su alcuni cittadini francesi detenuti dalle forze americane in Iraq.
L’attentato, avvenuto intorno alle 11.30 di mercoledì 7 gennaio, ha causato 12 morti e 11 feriti, di cui quattro gravi. È uno degli attentati terroristici più gravi da decenni in Francia. Tra le vittime ci sono alcuni dei disegnatori satirici francesi più conosciuti, come Charb – che era anche direttore del periodico – Cabu, Wolinski, Tignous e Honoré. Nell’attacco sono stati uccisi anche due agenti di polizia, il giornalista Michel Renaud, il redattore Moustapha Ourrad, l’economista Bernard Maris e una persona che lavorava nella portineria dell’edificio.
Gli attentatori sono fuggiti utilizzando un’auto rubata, che è stata trovata successivamente nella zona nordest di Parigi. Le autorità francesi hanno alzato il livello di allerta da minaccia terroristica al massimo possibile in tutto il paese.
Durante la serata di mercoledì ci sono state manifestazioni di solidarietà nelle città francesi, oltre che in diverse località fuori dalla Francia. Secondo l’agenzia di stampa AFP, 35.000 persone si sono riunite in Place de la République, a Parigi. Inizialmente silenziosa, la folla ha poi cominciato a scandire slogan come «Charlie, Charlie», «Noi siamo Charlie» (#jesuisCharlie è anche l’hashtag utilizzato su Twitter per esprimere solidarietà) e «Libertà d’espressione».