Non è grande il sostegno all’Isis nei Paesi arabi. Secondo un sondaggio dell’Arab Center for Research and Policy Studies di Doha, condotti in sette Paesi arabi, l’85% degli abitanti ha una visione negativa dell’Isis, in forme e gradi diversi. Solo l’ 11%, in media, è a favore, cioè uno su dieci. Del tutto diverso (e isolato) è il caso della Palestina, dove almeno un cittadino su quattro vede l’Isis in modo favorevole.
Al tempo stesso, sottolinea il sondaggio, la popolazione araba è a favore degli attacchi aerei della coalizione, fino ad arrivare a un 59%, con picchi in Libano e in Iraq. Mentre i numeri più bassi si registrano in Arabia Saudita. In molti, se anche condividono l’azione, hanno poca fiducia sulla sua efficacia: solo il 22% crede che a coalizione riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati. E, in ogni caso, sarà tutto a vantaggio di alcuni Paesi specifici: Stati Uniti, Israele, Iran e la Siria di Assad (in quest’ordine). Solo per il 3% pensa che anche il proprio Paese ne trarrà qualche beneficio.
Sugli Stati Uniti, poi, il 73% delle persone intervistate non ha una buona opinione. La politica nella regione è considerata “Negativa” o “Negativa sotto certi aspetti”. Per migliorare la loro immagine dovrebbero smettere di sostenere Israele e aiutare a risolvere la crisi in Siria
Il sondaggio, telefonico, ha contattato per telefono un bacino di 600 persone per ogni Paese (Giordania, Libano, Siria, Arabia Saudita, Egitto, Tunisia, Iraq, più una componente di profughi siriani). Comprende un margine di errore di più/meno 4%. I grafici sono elaborazioni dell’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e si possono visualizzare qui.