Tre minuti alla fine del mondo

Tre minuti alla fine del mondo

Nel 1947, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, un gruppo di scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists, una rivista statunitense che si occupa di sicurezza globale e politica internazionale, crea il doomsday clock, l’orologio dell’apocalisse. L’orologio è un simbolo (non esiste veramente, non più almeno) di quanto l’umanità sia vicina all’estinzione. Tanto più le sue lancette sono vicine alla mezzanotte, tanto più siamo a rischio.

Nato come termometro del rischio causato dalla diffusione delle armi atomiche e della paura per una guerra nucleare, nel 2007 il doomsday clock ha iniziato a prendere in considerazione anche i problemi causati dal riscaldamento globale. Ed è soprattutto per questo motivo che il 22 gennaio 2015, l’orologio è stato spostato di nuovo, per la ventiduesima volta nella storia, a tre minuti dalla mezzanotte.

«Oggi, i cambiamenti climatici senza controllo e la corsa alle armi nucleari causata da una modernizzazione di enormi arsenali sono una straordinaria e innegabile minaccia all’esistenza dell’umanità. E i leader del mondo non sono riusciti ad agire con la velocità e la forza necessaria per proteggere i cittadini da potenziali catastrofi. Questi fallimenti metteranno in pericolo ogni persona sulla Terra», ha detto il direttore esecutivo del Bulletin of the Atomic Scientists Kennette Benedict.

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Le lancette dell’orologio dell’apocalisse sono state spostate 22 volte nel corso degli ultimi sessantotto anni. Qui sotto ci sono tutti gli spostamenti, a partire da quando venne presentato nel 1947.

1947: l’orologio viene presentato al pubblico, impostato a sette minuti dalla mezzanotte

1949: l’Unione Sovietica fa il suo primo test nucleare, l’orologio viene spostato a tre minuti alla mezzanotte

1953: gli Stati Uniti testano con successo la prima bomba all’idrogeno, l’orologio viene spostato a due minuti alla mezzanotte

1960: c’è un aumento di attenzione nei confronti del pericolo nucleare e dei rischi della guerra atomica. Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica collaborano per evitare conflitti diretti, come nel caso della crisi di Suez nel 1956. L’orologio viene spostato a sette minuti dalla mezzanotte

1963: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica firmano il Trattato sulla messa al bando dei Test nucleari sottomarini, nell’atmosfera e nello Spazio esterno. L’orologio viene spostato a 12 minuti dalla mezzanotte

1968: Francia e Cina (che non hanno firmato il Trattato sulla messa al bando dei Test nucleari) entrano in possesso dell’atomica e iniziano test. L’orologio viene spostato in avanti, tornando a sette minuti dalla mezzanotte

1969: quasi tutte le nazioni del mondo firmano il trattato Trattato di non proliferazione nucleare. L’orologio viene spostato indietro a dieci minuti dalla mezzanotte

1972: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica firmano l’accordo SALT, il Trattato per la limitazione degli armamenti strategici. L’orologio viene spostato indietro fino a dodici minuti dalla mezzanotte

1974: l’India testa un ordigno nucleare e le relazioni per il secondo trattato SALT si interrompono. L’orologio viene spostato in avanti fino a nove minuti dalla mezzanotte

1980: i colloqui diplomatici tra Stati Uniti e Russia si interrompono. L’orologio viene spostato in avanti a sette minuti dalla mezzanotte

1981: l’Unione Sovietica invade l’Afghanistan. Ronald Regan diventa presidente degli Stati Uniti e dice che l’unico modo per finire la Guerra fredda è vincerla. L’orologio viene spostato in avanti a quattro minuti dalla mezzanotte

1984: gli attriti tra Unione Sovietica e Stati Uniti si intensificano, mentre le guerra in Afghanistan diventa sempre più violenta. L’orologio viene spostato in avanti a tre minuti dalla mezzanotte

1988: Stati Uniti e Unione Sovietica firmano il Trattato sulle forze nucleari a medio raggio, le relazioni diplomatiche tra i due Paesi migliorano. L’orologio viene spostato indietro a sei minuti dalla mezzanotte

1990: cade il muro di Berlino e la Guerra Fredda si avvia verso la conclusione. L’orologio viene spostato indietro a 10 minuti dalla mezzanotte

1991: l’Unione Sovietica non esiste più e la Guerra Fredda finisce ufficialmente. L’orologio viene spostato a 17 minuti dalla mezzanotte (la distanza maggiore di sempre dalla fine del mondo)

1995: le spese per gli armamenti non diminuiscono e si teme per una proliferazione degli armamenti sovietici. L’orologio viene spostato in avanti a 14 minuti dalla mezzanotte

1998: l’India e il Pakistan testano armi nucleari e il disarmo nucleare di Stati Uniti e Unione Sovietica rallenta. L’orologio viene spostato in avanti a nove minuti dalla mezzanotte

2002: gli Stati Uniti annunciano che non firmeranno il Trattato anti missili balistici e aumentano le preoccupazioni per i rischi di attacchi terroristici con ordigni nucleari. L’orologio viene spostato a sette minuti dalla mezzanotte

2007: la Corea del Nord testa un ordigno nucleare. Per la prima volta, oltre ai rischi di una guerra atomica, l’orologio dell’apocalisse tiene conto anche dei cambiamenti climatici. E viene spostato in avanti a cinque minuti dalla mezzanotte.

2010: il New START, il trattato sulla riduzione delle armi nucleari viene firmato da Stati Uniti e Russia. La conferenza ONU sui cambiamenti climatici porta qualche risultato. L’orologio viene spostato indietro a sei minuti dalla mezzanotte.

2012: la mancanza di azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico, per il disarmo nucleare e per evitare conflitti nucleari spingono il comitato a spostare l’orologio in avanti, a sei minuti dalla mezzanotte

2015: la crisi in Ucraina e la continua mancanza di azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico spingono il comitato a spostare ancora in avanti l’orologio, a tre minuti dalla mezzanotte.

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