Google Translate per mobile non ne azzecca una

Google Translate per mobile non ne azzecca una

Se non sapete l’inglese (e questo è un male) e non avete nemmeno il tempo per impararlo (e questa, però, non è nemmeno colpa vostra), potreste utilizzare aiuti digitali. Ad esempio, la app Google Translator. È molto semplice da usare. Basta inquadrare le parole in inglese che vedete in giro con il cellulare, e saranno tradotte in modo simultaneo. Ma funziona? No.

La risposta la danno i ragazzi di Fluentify, che si sono divertiti a girare per Londra, smartphone in mano, a caccia di scritte in inglese (lì, in effetti, ce ne sono molte). L’effetto, a loro dire, è stato “esilarante”. C’è da credergli: nel menu capita di trovare, per colazione, dei “lattanti”. O di stare attenti davanti a un passaggio, perché è bugiardo: “cautela – mente il passo”.

Se vi stupite di fronte a questi errori, è bene tenere a mente che per i software è molto difficile districarsi tra gli usi molteplici delle stesse parole di una lingua. E che spesso fanno errori molto ridicoli.

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