Per le infinite e imprevedibili vie del Signore capita che si incrocino LinkPop, Papa Francesco e una app particolare, che si chiama PopeAlarm.com. L’obiettivo è di rendere pop (nei limiti del possibile) anche un periodo austero e difficile come la Quaresima. Come? Con i dieci consigli di Papa Francesco. Servono ad affrontare al meglio questi quaranta giorni di deserto materiale fino alla gioia molto cristiana, e poco pop, della Pasqua.
In realtà Papa Francesco non ha mai fatto una lista in stile Buzzfeed. È tutta opera di Kein Cotter, un prete americano, che li ha estrapolati dai discorsi di Bergoglio dal giorno della sua elezione al soglio pontificio e che si trovano appunto sulla app di cui sopra. Sono questi:
Liberati delle pigre abitudini al male
“La Quaresima è una stagione “potente”, un momenti di svolta che può rafforzare il cambiamento e la conversione in ognuno di noi. Può cambiarci in meglio. Ci aiuta a lasciarci alle spalle le cattive abitudini che ci creano dipendenza dal male”.
Fai qualcosa che provochi sofferenza
“La Quaresima è un ottimo momento per la negazione di sé: dobbiamo capire a cosa è meglio rinunciare, per arricchirci e arricchire gli altri della nostra povertà. Non dimentichiamoci che la povertà vera fa soffrire. Nessuna negazione di sé è vera se priva di questa dimensione di pena. Non credo a una carità che non costa nulla e che non fa male”.
(Tiziana Fabi/Afp/Getty Images)
Non restare indifferente
“L’indifferenza nei confronti del prossimo e nei confronti di Dio è una tentazione forte anche per noi cristiani. Ogni anno, durante la Quaresima, dobbiamo ascoltare una volta di più le parole dei profeti, che gridano alla nostra coscienza e la mettono in difficoltà. Dio non è indifferente a questo mondo. Ci ama e ci ha mandato suo figlio per la nostra salvezza”.
Prega e dì: “Rendi i nostri cuori come il tuo!”
“Durante la Quaresima dobbiamo chiedere al Signore: “Fac cor nostrum secundum cor tuum”, cioè rendi i nostri cuori come il tuo (Litania del Sacro Cuore di Gesù). In questo modo riceveremo un cuore fermo e compassionevole, attento e generoso, un cuore aperto, non indifferente e non preda della globalizzazione dell’indifferenza”.
Partecipa ai sacramenti
“La Quaresima serve ricevere i sacramenti di Cristo. Ogni volta, dobbiamo ascoltare la parola del Signore e ricevere le sue benedizioni. Dobbiamo dedicarci, in particolar modo, all’Eucaresria. E allora noi diverremo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo”.
Prega (bis)
“Di fronte a tutte le ferite che ci affliggono e appesantiscono i nostri cuori, siamo chiamati a tuffarci nel mare della preghiera, che è il mare dell’amore di Dio, per assaggiare il sapore della sua tenerezza. La Quaresima è un periodo di preghiera, di preghiera più intensa, più prolungata, più assidua, più attenta ai bisogni dei fratelli, più dedicata ai santi e alla Madonna per superare le situazioni di povertà e di sofferenza”.
(Vincenzo Pinto / Afp / Getty Images)
Pratica il digiuno..
“Dobbiamo stare attenti a non praticare un digiuno solo formale, o uno in cui ci si “soddisfi” comunque, perché ci fa sentire bene- Digiunare ha senso se mette in difficoltà le nostre sicurezze e se porta a benefici per gli altri. Ci aiuta a coltivare lo stile del buon samaritano, che si piega di fronte al fratello in difficoltà e si prende cura di lui”.
.. e la carità
“Oggi la gratuità non è parte della vita di tutti i giorni, in cui tutto è acquistato e venduto. Tutto viene calcolato e misurato. La carità ci aiuta a vivere l’esperienza di donare con libertà, che di conseguenza ci porta verso una nuova libertà, quella dall’ossessione di possedere, ci toglie la paura di perdere ciò che abbiamo e ci elimina la tristezza di chi non sa o non vuole condividere la sua ricchezza con gli altri”.
Aiuta i poveri
“Tra i poveri e gli emarginati vediamo il volto di Cristo. Amando e aiutando i poveri amiamo e serviamo Cristo. I nostri sforzi devono essere diretti a porre fine alle violazioni della dignità umana, contro la discriminazione e l’abuso nel mondo, perché queste sono la causa dell’indigenza. Quando il potere, il lusso e i soldi diventano idoli, diventano prioritari oltre al bisogno di una giusta distribuzione della ricchezza. Le nostre coscienze devono essere convertite alla giustizia, all’uguaglianza, alla semplicità e alla condivisione”.
Evangelizza
“Il Signore ci chiede di diventare araldi gioiosi del suo messaggio di speranza e compassione. È eccitante condividere la bellezza di diffondere la buona novella, diffondere il tesoro affidato a noi, consolare gli afflitti e offrire speranza ai nostri fratelli e alle nostre sorelle che si sono persi nell’oscurità”.
Insomma, la Quaresima è una cosa seria. Non vale approfittarne per prepararsi alla prova costume.