Per alcuni è un miracolo. Per altri è solo un caso. Il punto è che, secondo ogni probabilità, tu che leggi non dovresti nemmeno esistere. Lo dice la statistica, lo dice la scienza. Lo diceva anche un tal Alì Binazir, che sul suo blog enumera tutte le possibilità che proprio la vostra nascita si verifichi. Sono davvero pochissime, ad esempio:
Il padre, prima di tutto, deve incontrare la madre. Poniamo che incontrino ogni giorno dai 15 ai 40 anni, una persona nuova del sesso opposto. Sarebbero 10mila. Ma in realtà i numeri sono molto più bassi, tra popolazione più bassa e viaggi meno frequenti: più o meno, fatti i calcoli, è 10mila diviso 200 milioni, cioè 1 su 20mila.
E poi, devono innamorarsi, devono parlarsi (1 su 10), devono rivedersi (ancora 1 su 10), devono darsi appuntamento (1 su 10), devono innamorarsi etc. etc., insomma: 1 su 2000, già meglio.
E poi, entrando nei dettagli, la probabilità che quello spermatozoo fecondi quell’ovulo, ecco, siamo a circa 1 su 400 quadrillioni.
E poi, prima ancora di voi, e prima ancora dei genitori, e dei nonni, c’è una fittissima catena di incroci, incontri, innamoramenti, parti, che risale fino all’origine della specie (almeno), perché ognuno di voi che legge è l’ultimo rappresentante, in ordine di tempo, di una stirpe ininterrotta che arriva fino a quattro miliardi di anni fa. A conti fatti, le probabilità che ognuno dei vostri antenati sia riuscito a riprodursi con successo (come è avvenuto), sono poche. 1 su 10 alla 45millesima. E ancora: la probabilità che per ognuno di questi incontri il giusto spermatozoo incontrasse il giusto ovulo sono: 1 su 10 alla 2.640millesima. Il numero magico.
Bene. Tutte queste incredibili combinazioni di probabilità hanno portato alla nascita e all’esistenza di ciascuno di voi. Una bella fortuna, un’occasione incredibile. Pensateci, per ogni pomeriggio passato su Farmville.