Dopo la crescita del mese di dicembre 2014 e la stabilità di gennaio, i dati Istat dicono che a febbraio 2015 gli occupati sono diminuiti di 44mila unità, con il tasso di occupazione che cala dello 0,1 per cento. Un piccolo arretramento, che però è in controtendenza rispetto ai dati sull’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato diffuse dal ministero del Lavoro. E che quindi confermerebbe che le nuove assunzioni sono per la maggior parte trasformazioni di contratti già esistenti. A crescere, rispetto a gennaio, sono anche i disoccupati, che aumentano di 23mila unità, con il tasso di disoccupazione che torna al 12,7%, lo stesso livello di dicembre, e di 0,2 punti più elevato rispetto a febbraio 2014. In un anno, i disoccupati, cioè coloro che sono alla ricerca di un lavoro ma non lo trovano, sono aumentati di 67mila unità, facendo segnare un +2,1 per cento. Rispetto allo scorso anno, però, anche l’occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93mila).
In salita anche la disoccupazione giovanile, che a febbraio 2015 si attesta al 42,6%, facendo segnare un aumento dell’1,3% rispetto a gennaio, ma una diminuzione dello 0,8% rispetto allo scorso anno. I giovani occupati sono diminuiti del 3,8% rispetto a gennaio, cioè di 34mila unità. Il tasso di occupazione giovanile scende di 0,6 punti sul mese, mentre sull’anno cala al 14,6 per cento. A febbraio 2015 si sono registrati 11mila disoccupati in più nella fascia 15-24 anni. E anche gli inattivi sono aumentati di 20mila unità, con un tasso di inattività giovanile che arriva al 74,6 per cento.
Se si fa un confronto annuo, rispetto a febbraio 2014 i giovani occupati diminuiscono di 40mila unità. Calano anche i disoccupati (-27mila), a fronte però di una crescita di inattivi (+35mila). Questo potrebbe significare che molti giovani scoraggiati hanno smesso di cercare lavoro passando dallo stato di disoccupazione a quello di inattività.
Cresce, seppur di poco (+0,1%), anche il numero di inattivi, che invece su base annua diminuiscono dell’1,4 per cento (-204mila unità). Rispetto a gennaio, aumentano del 2,1% le donne in cerca di occupazione, con una crescita del tasso di disoccupazione dello 0,3 per cento e una diminuzione del tasso di inattività.
Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo dicembre-febbraio l’occupazione è rimasta quindi sostanzialmente stabile, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti percentuali, diminuzione dovuta in gran parte alla risalita del tasso di inattività (+0,3 punti). Tradotto: alcuni hanno smesso di cercare lavoro.