Di vite ce n’è una sola, si sa. Ma nel corso di una vita se ne possono vivere parecchie. Non è semplice, però. Bisogna avere coraggio per lasciarsi alle spalle certezze e abitudini, talvolta occorre rinnegare ciò a cui si è sempre creduto. Ancora più difficile, prendere atto del proprio fallimento, per decidere di ricominciare. I greci, questo tipo di decisione, questa tensione al cambiamento lo chiamano κρίσις. Noi la chiamiamo crisi.
Quella dell’Italia manifatturiera, ad esempio, che però può diventare un villaggio turistico globale, e quella delle sue aree dismesse, che ancora non si sa bene cosa farne. O ancora, la seconda vita degli oggetti usati che, a causa della crisi, la gente non butta via, ma preferisce riparare.
E poi tante storie, che si intrecciano con la cronaca. Quella del rapper tunisino Emino, che alla celebrità ha preferito l’Isis, racconta molto della seconda vita del paese nordafricano. Quella di Antonio Di Pietro, che prova ad approfittare delle recenti inchieste per tornare al centro della scena politica, intrecciando la sua prima e la sua seconda vita, per costruirne una terza.
Oggi, su Linkiesta, raccontiamo queste e altre storie di cambiamenti e nuovi inizi. Giuste o sbagliate, in ogni caso, storie di decisioni. Li trovate qua sotto, man mano che sono pubblicati: