Perché l’igiene corporale è diventata un dogma

Perché l’igiene corporale è diventata un dogma

Non siamo mai stati così puliti, e non ci si fa più nemmeno caso. Quando si sente dire che il re di Francia Luigi XIV, in tutti i suoi 77 anni di vita, ha fatto solo tre bagni, ci si scandalizza. Eppure all’epoca andava così: la sporcizia era diversa, la sensibilità agli odori quasi inesistente, le norme sociali di igiene personali tutta un’altra storia.

Si è passati, nel giro di un secolo, da un bagno alla settimana a una doccia al giorno; si utilizzano (maschi e femmine) sofisticati prodotti di bellezza e di cura del corpo quando, pochi decenni fa, l’unico sapone che si conosceva era quello per pulire i vestiti, ogni tanto, all’acqua del fosso o del lavatoio. Le abitudini sono cambiate. È un fatto, ma non un caso.

Gli americani, gli europei e gli occidentali in generale hanno conosciuto un forte bombardamento mediatico, all’inizio del secolo, sotto forma di pubblicità per prodotti di igiene. Ne è scaturita una vera e propria ossessione, che ha provocato l’invenzione di “malattie” come “l’odore corporeo” e il “fiato cattivo”.

Madison and Madison Ave Collection / Duke University Library

Con l’emergere di misure sanitarie più stringenti, vite lavorative passate in contesti comuni (gli uffici e le fabbriche), nuove disponibilità tecnologiche, gli uomini hanno riversato nella pulizia la soluzione a tutte le proprie ansie. E le aziende produttrici di cosmetici ne hanno approfittato, cavalcando e fomentando l’onda. Come si scrive qui, il corpo in realtà non ha bisogno di tutte queste cure. Sembra strano, soprattutto per i talebani della pulizia, ma esiste un “lavarsi troppo”, dopo il quale la pelle si rovina.

Ma quanto ci si lava, ora, nel mondo? Calcolando solo i Paesi occidentali, che hanno una disponibilità di acqua quasi infinita, si arriva a questi risultati:

 – Gli americani, con una media di una al giorno, fanno più docce dei giapponesi, dei britannici e dei cinesi: per loro cinque alla settimana bastano.

 – I primi in classifica sono i Brasiliani e i Colombiani, che si docciano più volte al giorno: sarà il clima più caldo?

 – No: gli spagnoli e i turchi, come spiega un sondaggio di Euromonitor, sono meno assidui. Alcuni non lavano sempre i capelli, altri lo fanno sempre.

 – Le donne si lavano di più degli uomini, a parte in Svezia, dove avviene il contrario.

 – E in Italia? Secondo Euromonitor c’è una inversione di tendenza (dobbiamo sempre distinguerci). A causa della crisi è diminuito, in modo lieve, il consumo di acqua e di cosmetici.  

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