Stavolta, HarperCollins non ci sta. I contratti di Amazon con le BigFive — HarperCollins, Hachette, Penguin-Random House, Macmillan, Simon&Shuster — era in scadenza, ed il colosso di Bezos “ha proposto a tutte loro lo stesso tipo di contratto”. Sostanzialmente, quest’ultimo non prevedeva cambiamenti partcolari, nulla di insolito dalla regolamentazione sui prezzi imposta dal Dipartimento di Giustizia americano ormai oltre un anno fa. Eppure, HarperCollins (che rientra appunto tra i 5 editori più importanti al mondo) ha deciso di non firmare il contratto e voltare le spalle ad Amazon.
Gli eBook pubblicati da HarperCollins , con decorrenza immediata a partire dalla scadenza del contratto, non saranno quindi più in vendita su Amazon. Come nella migliore love-story , il rapporto tra editore e retailer è finito in tragedia: prima lo scandalo dei prezzi, di cui Amazon fu il principale fautore, poi la bufera degli autori, ora questo. Sul web si vocifera, tra l’altro, che nonostante i portavoce di Bezos abbiano dichiarato di aver offerto all’editore gli stessi termini contrattuali che altri editori avevano già accettato e firmato, queste dichiarazioni puzzino di stantio.
HarperCollins ha comunque diversi assi nella manica: per dirne una, la piattaforma di e-commerce dell’editore è attiva e funzionante già da oltre un anno, ed offre ai lettori eBook anche in formato MOBI (e privi di DRM). Ma non solo, perché ricordiamo che è in uscita il chiacchieratissimo libro di Harper Lee, Go Set a Watchman, che nonostante le polemiche prevede anche una versione digitale, e che giusto l’anno scorso l’editore ha stretto accordi per i propri eBook sia con Humble Bundle sia con il mercato cinese.
Mica male, insomma. Quel che ne viene in tasca a noi lettori italiani, detta in soldoni, è come al solito sintetizzabile nel riverbero del mercato mondiale: accade lontano da qui, e tuttavia ha un peso anche sulla nostra editoria: un domani, gli editori italiani ne avrebbero il coraggio? Al di là di congetture, polemiche e delle dichiarazioni che seguiranno, bisogna rendere merito ad HarperCollins per aver avuto le *forze* di rispondere un picche ad Amazon, che da solo copre il 75% dell’e-commerce librario mondiale.