Gli abitanti di Canna, piccola isola delle Ebridi (Scozia) sono sconvolti. Per la prima volta dopo 50 anni, nel loro minuscolo villaggio con 20 abitanti, è avvenuto un furto: il negozio comunitario della cittadina, che è andato avanti senza problemi per quattro anni, è stato svaligiato. La notte di venerdì, mani ignote hanno ripulito gli scaffali portando via dolciumi, biscotti, caffè, batterie e cuffie di lana. Più o meno, tutto quello che c’era.
Il negozio, gestito da volontari, veniva lasciato aperto anche di notte, per venire incontro ai pescatori che attraccano al porticciolo dell’isola. Tutto andava a meraviglia: gli avventori si servivano da soli e lasciavano nella cassa i soldi, in totale fiducia. Ora sembra che le cose non siano più così.
L’ultimo fattaccio di cronaca nera di questo livello, nella quieta Canna, dove nessuno chiude le porte a chiave, era avvenuto negli anni ’60. quando qualcuno (mai individuato) aveva rubato un’incisione in legno da una chiesa dell’isola. Poi, più nulla.
Dopo il furto di venerdì, le cose sono cambiate. Il sindaco di Canna, Bill Clark, non riesce a crederci: «È incredibile. Un fatto del genere non si era mai sentito su queste isole». Cresce l’allarme nella popolazione, e si comincia a temere dei vicini. Da venerdì, insomma, si comincerà a chiudere le porte.