Con le trattative tra Troika e Governo greco interrotte bruscamente la scorsa settimana, dopo l’annuncio di Tsipras del referendum nazionalte per chiedere il da farsi direttamente alla cittadinanza, il tempo sembrerebbe ormai scaduto per la Grecia. Il debito da ripagare ai creditori internazionali è di 1,6 miliardi di euro, e il prestito scadeva oggi, mentre un’altra copiosa tranche scadrà nella seconda metà di luglio.
Ma dove la politica ha fallito e dove l’economia non ha saputo trovare soluzioni, arriva la Rete. Così un inglese di nome Thom Feeney ha deciso di lanciare la più grande operazione di finanziamento dal basso della storia del Mondo: un progetto di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo, una delle più importanti al mondo insieme a Kickstarter.
La campagna è molto semplice: chiunque voglia donare dei soldi per aiutare la Grecia e raggiungere l’obiettivo di 1,6 milardi lo può fare tramite questa pagina. In base all’ammontare della donazione, il donatore riceverà dei prodotti: se donerà 3 euro una cartolina con la foto di Alexis Tsipras, con 6 euro una insalata greca consegnata a casa, con 10 una bottiglia di Uzo, con 25 una di vino greco, con 150 una cassetta di prodotti tipici greci e con 5mila una vacanza di due settimane ad Atene.
Facile no? E, soprattutto, il potere di non far fallire la Grecia non sarebbe più solo nelle mani della Troika, ma sarebbe nelle mani del popolo, oltretutto non del popolo greco, ma di quello mondiale. Crowdfunders di tutto il mondo unitevi, direbbe Carlo Marx. Ma c’è un ma. Perché Indiegogo, diversamente alla cugina Kickstarter, è una piattaforma che permette di scegliere al progettista se fare una campagna All or Nothing (se raggiungi l’obiettivo ti tieni tutto altrimenti torna tutto nelle tasche dei donatori) oppure se optare per il Keep It All, ovvero, qualsiasi sia la cifra ottenuta, te la tieni.
Ora, se questo secondo fosse il caso del nostro Thom Feeney, la cosa puzzerebbe di trappola: perché il miliardo e seicentomila euro di donazioni è una cifra che sembra utopica, ma se ne arrivassero un terzo cosa succederebbe? Per la Grecia nulla, chiaramente, ma per il buon Thom?