Addio alla plastica che scoppietta. Ora il mondo è un po’ peggiore

Addio alla plastica che scoppietta. Ora il mondo è un po’ peggiore

Ci attende un futuro miserabile. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, le leggi dell’economia hanno deciso la fine del Bubble Wrap, che in italiano è noto come “millebolle”, o “Pluriball” o “Airball”, o, per capirsi quel tipo di involucro per pacchi con le bolle da far scoppiettare. Questo:

Sembra che la Sealed Air Corp., l’azienda americana che ha inventato il bubblewrap, abbia intenzione di creare un nuovo tipo di imballaggio, che permetta di risparmiare spazio e peso. Di conseguenza, costerebbe meno (per loro che la producono) e per le ditte che la utilizzano negli imballaggi (in ultima analisi, costerebbe meno anche a chi paga per i pacchi, cioè le persone).

La nuova “millebolle” si chiamerebbe iBubble Wrap (Gesù!), e non si potrà più farla scoppiettare. Sì, proprio così. Una delle poche consolazioni della vita che scompare per sempre.

Il trucco è che il nuovo modello non sarebbe più riempito d’aria dalla Sealed Air Corp. (che, a questo punto, dovrebbe almeno avere la decenza di cambiare nome) ma verrebbe riempita dall’azienda imballatrice: perché le bolle sarebbero tutte collegate. Insomma, se si prova a farne scoppiare una, l’aria passa in un’altra bolla.

Come succede spesso, il progresso e l’economia producono disastri. In fondo hanno ragione i contestatori, i black-bloc, gli anti-Bilderberg: le multinazionali non pensano mai, davvero, al bene dei consumatori.

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