TrebarraAL’industria di oggi (e quella di domani) con gli occhi dei grandi fotografi

L’industria di oggi (e quella di domani) con gli occhi dei grandi fotografi

BOLOGNA. Dopo le architetture industriali di David Lynch e le fotografie vintage di Emil Otto Hoppé, altro salto nel tempo per il Mast di Bologna che fino al 6 settembre, dopo averci portato ad esplorare il passato, focalizzerà la sua attenzione sul mondo industriale odierno e sulle prospettive per il futuro.

La nuova mostra infatti, “Industria, oggi”, spinge più in là le aspettative e cerca di dare risposte a temi di attualità nel mondo del lavoro, indagando a fondo i rapporti di forza e l’influenza dell’industria sull’uomo e la natura. I cambiamenti, gli sviluppi, le retrocessioni, le vittorie in campo tecnologico e la disumanizzazione nelle fabbriche, ma anche le conseguenze dell’industrializzazione, saranno dunque i temi esplorati dai 24 artisti presenti in mostra, in cui spiccano nomi noti come Olivo Barbieri, Massimo Vitali, Hiroshi Sugimoto e Sebastião Salgado.

Olivo Barbieri
Maranello, Modena, 2003/2014
Archival Fine Art Photo Rag Baryta
Polyptych in ten parts (78,7 x 100 cm each)
© Olivo Barbieri, Courtesy siebenhaar art projects, Frankfurt am Main, Germany

La nuova mostra al Mast indaga i rapporti di forza e l’influenza dell’industria sull’uomo e la natura

Qualche esempio? L’interno di uno stabilimento Ferrari ritratto da Olivo Barbieri mostra come i capannoni siano ormai ambienti chiari, luminosi, arredati con grandi, verdi “piante da appartamento”, ma totalmente deserti da presenza umana, mentre i cieli di Trevor Paglen indicano la presenza di “corpi estranei” nella natura, come orbite satellitari e sistemi di sorveglianza militare a elevata tecnologia.

Trevor Paglen
COSMOS 2084 in Draco (Russian Oko [“Eye”] Early-Warning Satellite), 2012/2014
COSMOS 2084 in Draco (Oko [“Occhio”] russo, Satellite per gli avvistamenti a distanza)
C-print
155 x 125 cm
© Trevor Paglen, Courtesy Galerie Thomas Zander, Cologne

Thomas Struth si occupa invece di riportare con le immagini i risultati della ricerca tecnologica del Max-Planck-Institut, mentre Vera Lutter, nelle sue scure immagini stenoscopiche, incentra il proprio lavoro sull’oppressione e l’imponenza degli impianti industriali in una società totalmente meccanizzata.

Vera Lutter
Battersea Power Station, II, July 3, 2004
Centrale elettrica di Battersea, II, 3 luglio, 2004
Unique silver gelatin print
192 x 427 cm
© Vera Lutter, courtesy of the artist, New York

Sulle disugualianze sociali si focalizzano invece i lavori di Jacqueline Hassink, Allan Sekula e Bruno Serralongue. I loro progetti fotografici cercano di dare risposte a quelle domande sulle differenze sociali che riscontriamo ogni giorno nella società. Contraddizioni forti, che contrappongono l’evoluzione tecnologica e la ricchezza in campo industriale alla povertà di molte fasce sociali.

 https://www.youtube.com/embed/x3KkjKMpbTI/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

MESSAGGIO PROMOZIONALE

Infine, altro aspetto da considerare, il riciclo delle attrezzature e dei prodotti industriali. Aspetto, questo, su cui si concentra Ed Burtinsky, che nei suoi scatti mostra dove e come vengono riciclate le grandi navi da carico. Sebastião Salgado, invece, focalizza l’attenzione sullo sfruttamento della forza lavoro. Accanto agli impianti automatizzati, al forte di sviluppo tecnologico, esistono infatti ancora aree del mondo in cui si produce sfruttando la popolazione.

Jacqueline Hassink
The meeting table of the Board of Directors of Assicurazioni Generali, Venice, Italy, 9 September
2010, from the series The Table of Power 2, 2010/2013
Il tavolo delle riunioni del Consiglio d’amministrazione di Assicurazioni Generali, Venezia, Italia, 9
Settembre 2010, dalla seria The Table of Power 2
C-print
80,5 x 65,5 cm
© Jacqueline Hassink

“Industria, oggi” è quindi un viaggio per esplorare le forti dicotomie di questa società industriale, con un taglio sempre vicino al rapporto uomo-lavoro.

INDUSTRIA, OGGI


Dove: MAST PhotoGallery – Via Speranza, 42 – Bologna

Quando: fino al 6 settembre 2015

Ingresso: libero

Info: www.mast.org

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