Una camera da letto da sogno, immersa nei muri parlanti della storia italiana minore, che racconta il territorio e accarezza i visitatori con le dita sapienti del passato. Una valorizzazione locale che fa del Sextantio l’albergo diffuso più sofisticato d’Italia.
Cambia il mondo, l’economia, la società, cambiano le percezioni. Con esse, il 2015 trasforma il concetto di lusso.
Cambia il mondo, l’economia, la società, cambiano le percezioni. Con esse, il 2015 trasforma il concetto di lusso. Si evita la sfarzosità e l’opulenza per offrire a chi lo desidera qualcosa di veramente unico ed autentico, un’esperienza irripetibile. Sextantio ha compreso questa necessità e propone il ritorno alle radici della nostra cultura, quelle più dimenticate, quelle più nascoste. La Peninsula, culla della storia Europea e custode del patrimonio artistico mondiale, affronta oggi più che mai il bisogno di ridare all’umanità quanto è stato alla base del nostro presente.
Per farlo, il progetto Sextantio sceglie due location della storia cosiddetta minore: considerati luoghi di degrado durante il riformismo post-bellico, oggi queste atmosfere immergono i visitatori in un bagno di verità. La prima struttura nasce nel centro storico delborgo medievale appenninico di Santo Stefano di Sessanio, nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso. Un borgo che soffriva di spopolamento e che oggi restituisce bellezza, quiete e raffinatezza. Sensazioni di una materia che il mondo contemporaneo non è più in grado di offrirci e che ricerchiamo nella riconversione del nostro passato. Questo il principio della lungimiranza di Sextantio.
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