Sinistra e grillini, il viaggio della speranza verso la Grecia di Tsipras

Sinistra e grillini, il viaggio della speranza verso la Grecia di Tsipras

Partiranno alla spicciolata. C’è chi ad Atene si fermerà solo per il weekend, chi ha deciso di trattenersi fino a lunedì. Ognuno si sta organizzando come preferisce. I deputati di Sinistra Ecologia e Libertà viaggiano in gruppo. Sono una decina. In questi giorni il capogruppo Arturo Scotto ha contattato il suo parigrado di Syriza per concordare i dettagli della visita. Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre andranno in coppia. Probabilmente arriveranno in Grecia già venerdì. All’ultimo momento si è aggregato alla spedizione italiana anche Beppe Grillo. Democrazia lastminute. Il leader dei Cinque Stelle ha annunciato la sua apparizione a piazza Syntagma per domenica, insieme ad alcuni parlamentari. Sarà l’ultimo a raggiungere la capitale greca, a urne già aperte. Ma si fermerà un po’ di più degli altri. Come da programma di viaggio, il rientro in Italia è fissato per lunedì.

La politica italiana porta la sua solidarietà al popolo ellenico. E chissà se ai greci farà piacere. In vista del referendum sulle proposte dei creditori internazionali, le delegazioni parlamentari si preparano per la trasferta. I più organizzati sono quelli di Sel. Merito del deputato Scotto, che la scorsa Pasqua era volato ad Atene per conoscere il capogruppo di Syriza al Parlamento greco Christos Mantas. In questi giorni Scotto ha preso contatti con i compagni greci. Mentre dal partito cercavano le disponibilità sui voli di linea, lui ha raccolto le adesioni tra i suoi deputati. Hanno risposto in otto o nove. Con loro ci saranno Nichi Vendola e Nicola Fratoianni, il coordinatore nazionale del partito. Nel frattempo i dirigenti che non potranno partire organizzeranno dei banchetti in tutta Italia. Un’iniziativa per raccontare quello che sta succedendo dall’altra parte del Mar Ionio. «In Grecia non c’è un referendum tra euro e dracma – raccontano – ma un referendum tra l’austerità che ha impoverito milioni di europei e una Europa solidale».

Parli di Atene e in Parlamento qualcuno ricorda la Brigata Kalimera. La prima esperienza di viaggio politico organizzato verso la Grecia

Parli di Atene e in Parlamento qualcuno ricorda la Brigata Kalimera. La prima esperienza di viaggio politico organizzato verso la Grecia. Era lo scorso gennaio. A partire, allora, furono almeno trecento (ma Leonida e le Termopili non c’entrano). Rappresentanti a vario titolo della sinistra italiana, volarono ad Atene per seguire le ultime battute della campagna elettorale di Alexis Tsipras e festeggiare la sua elezione. Roba che qui non succedeva da anni. Già all’epoca Sinistra Ecologia e Libertà aveva spedito una sua delegazione, molto più scarna di quella attuale. A testimoniare la vicinanza del partito Vendola era stato inviato solo il presidente dell’assemblea Paolo Cento. «Noi eravamo occupati con una serie di votazioni in Parlamento» ricorda un deputato. 

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MESSAGGIO PROMOZIONALE

Alfredo D’Attorre e Stefano Fassina partiranno assieme. Il primo è un esponente della minoranza del Partito democratico. Il secondo non lo è più da quando ha lasciato il partito in polemica con il segretario Matteo Renzi. L’aereo è fissato per venerdì. È stato proprio Fassina a prendere contatti con Syriza, per organizzare qualche incontro istituzionale durante il fine settimana ad Atene. Nessuna bandiera. «Andremo in rappresentanza di noi stessi» sorride D’Attorre alla Camera. «È una grande questione di democrazia». Prima di confermare il volo si attendono le ultime novità dalla Grecia. Forse la riapertura del dialogo con Bruxelles potrebbe far saltare la consultazione popolare. In ogni caso il deputato Pd difende il premier ellenico. «Ha fatto più Tsipras per cambiare l’assetto di questa Europa – racconta D’Attorre – che tutti i leader socialisti messi insieme. Renzi compreso». 

«Sarei davvero interessato – risponde Pastorino – ma questo fine settimana ho altri impegni. Civati non l’ho ancora sentito»

Vicino alla sala stampa di Montecitorio passa Luca Pastorino, il civatiano che qualche mese fa si è candidato in Liguria contro il Partito democratico. Il soccorso rosso serra i ranghi a difesa della Grecia? «Sarei davvero interessato – risponde disponibile – ma questo fine settimana ho altri impegni. Civati non l’ho ancora sentito». Per uno che resta in Italia, un altro si prepara al viaggio. Il grillino Alessandro Di Battista esce dall’Aula e si affaccia in Transatlantico. Esponente del direttorio Cinque Stelle, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera. In attesa di partire il Movimento si è portato avanti con il lavoro. Tra due giorni l’ambasciatore ellenico in Italia Temistocle Demiris sarà ospite del gruppo alla Camera per discutere sui significati e le implicazioni della consultazione sul negoziato tra Atene e la Troika. «Vuole sapere se anche noi andremo in Grecia? Le risponderò presto – allarga le braccia Di Battista – Prima vogliamo capire cosa farà Tsipras di fronte alle ultime offerte». 

Qualche ora dopo risponde direttamente Beppe Grillo. L’annuncio della partenza è affidato a un post sul suo blog. «Domenica e lunedì sarò ad Atene insieme ad alcuni nostri portavoce in Parlamento italiano ed europeo per esprimere la solidarietà e vicinanza di tutto il M5S ai cittadini greci in questo momento di democrazia». L’occasione è utile per riprendere la vecchia battaglia di un referendum italiano sull’uscita dall’euro. I toni sono quelli di un tempo: «Il potere al popolo, non alle banche – scrive Grillo – Ci vediamo ad Atene in piazza Syntagma!». Le delegazioni italiane chiudono le valigie e si preparano a partire per la Grecia. La solidarietà del popolo italiano verso il governo di Atene è affidata a loro. Resta un dubbio: qualcuno ha avvertito Tsipras?

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