I tedeschi amano gli “ascensori della morte”

I tedeschi amano gli “ascensori della morte”

Si chiamano ascensori Paternoster, sono i più pericolosi e i tedeschi li amano. Inventati nel Regno Unito nel 1860, sono costruiti come una catena di cabine aperte, che salgono e scendono a coppie di due in modo alternato lungo la tromba dell’ascensore.

Chi le usa sale in movimento e scende – sempre in movimento – al piano o ai piani successivi. Fra una cabina e l’altra c’è qualche metro di vuoto e il rischio di restarne intrappolati se si è persone anziane, bambini o anche per semplice distrazione è molto elevato.

In Germania, dove hanno cominciato a diffondersi a partire dal 1870, ne esistono ancora circa 250 in uso, in particolare in alcuni antichi edifici pubblici come ministeri o sedi della polizia. Un esempio è il Municipio di Stoccarda. E proprio nella capitale del Baden-Wٍüttemberg è scoppiata recentemente la polemica.

Il ministro del Lavoro tedesco, il social-democratico Andrea Nahles, voleva imporre norme più severe per l’utilizzo del cosiddetto “ascensore della morte”, permettendone l’uso solo ai dipendenti della struttura formati, attraverso corsi di aggiornamento, alla “guida” del Paternoster.

Il vice-sindaco della città, Wolfgang Wölfle, ha combattuto con forza questo divieto, fornendo sia motivazioni “sentimentali” di attaccamento a questo antico strumento, sia motivazioni operative, come il rallentamento del lavoro, la possibilità di comunicare con i colleghi e quella di salire o scendere a proprio piacimento senza aspettare la chiamata degli ascensori “contemporanei”.

Ma oltre al politico di Stoccarda, l’attaccamento al Paternoster in Germania è molto più diffuso di quanto si pensi e viene utilizzato per spettacoli teatrali o di danza o manifestazioni culturali in genere. In alcune città è usato per le campagne elettorali durante i question time coi i cittadini: un elettore può salire con il proprio candidato e formulare una domanda. Al politico resta tutta la durata del circuito per convincere l’elettore a votare per lui.

C’è anche chi avuto idee spiazzanti: il Guardian riporta la vicenda di Tom Strohschneider, il caporedattore di Neues Deutschland – un giornale della sinistra berlinese – che ogni settimana registra in un Paternoster della Berlino Est un podcast chiamato “Socialista fra gli ascensori”, della durata di 1’24”, tempo necessario a completare il viaggio. Un punto di un minuto e mezzo sull’attualità della Grecia o sugli scioperi dei lavoratori, dentro un abitacolo che era tra i simboli della Germania socialista prima del crollo del Muro di Berlino.

Nonostante tutto questo attaccamento da parte del popolo tedesco, la pericolosità del mezzo è indubbia. Del resto se un ascensore si chiama come una preghiera (Pater noster, il latino per “Padre nostro”) qualche ragione ci sarà.

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