A chi non è mai capitato, ai tempi dell’Università, di uscire a bere con gli amici, di fare N giri (dove N sta per il numero degli amici) e di ritrovarsi alla fine con davanti uno spettacolo molto vario, tra chi è stramazzato al suolo, chi barcolla ma non molla, chi dorme e chi invece vorrebbe fare un giro N+1? Sono in pochi a potersi permettere il lusso di alzare la mano.
Bene, stando a quello che riporta il Time — quindi non esattamente Lercio.it — uno studio scientifico sarebbe riuscito a risalire ai 4 archetipi del rapporto tra uno studente e l’alcool. Dopo un, ehm, accuratissimo e dettagliatissimo lavoro di ricerca su 374 studenti universitari di una non meglio specificata “Midwestern University”, gli studiosi hanno stabilito finalmente che esistono al mondo quattro tipi di reazioni che gli studenti universitari hanno quando vengono a contatto con sostanze alcoliche, 4 tipi che gli esperti hanno scelto di definire usando 4 personaggi pop: Ernest Hemingway, Mary Poppins, Il professore matto e Mr. Hyde.
Il più nutrito dei gruppi, a quanto scrive il Time, sarebbe quello degli Ernest Hemingway, ovvero quelli che da sbronzi somigliano a un personaggino che, si dice, potesse bere qualsiasi quantità di whisky senza minimamente essere ubriaco. Di questo gruppo farebbero parte il 40 per cento degli universitari interpellati. E possono bere tre notti di seguito senza capire se stanno bevendo bourbou o acqua fresca.
Poi ci sono le Mary Poppins, ovvero quelle persone che sono già su di giri per i fatti loro, e con l’alcool diventano al limite un filo più dolci e felici.
Poi c’è la modalità Professore Matto (il personaggio è da pensare con il viso di Eddie Murphy), ovvero quella di gente normalmente introversa, quasi timida, e che grazie all’alcool si trasforma in un animale sociale. Almeno fino a quando riesce a stare in piedi.
Il quarto tipo è Mr. Hyde e, come potete bene immaginare anche se non avete mai letto il romanzo di Stevenson (ma basta ave frequentato la seconda materna per sapere chi sono il dottor Jekyll e Mister Hyde). Coloro i quali somigliano al dottore stevensioniano dopo che hanno a che fare con l’alcol sono coloro i quali perdono talmente il controllo da diventare l’esatto opposto di sé stessi.
Ora, a noi di Linkpop, che ne abbiamo viste tante, sembra che questa ricerca sia un po’ sbalestrata e che, seppur gli universitari americani siano sicuramente dei gran professionisti del darci dentro, cambiano personaggio alcolico di riferimento in dipendenza delle serate, ma anche noi di Linkpop, qualche volta, ci sbagliamo.