Ci fu un tempo in cui le droghe non erano proibite. Anzi, certe volte erano perfino in commercio, e (come si vede qui) pubblicizzate con dépliant e cartelli. Circa un secolo fa, era possibile andare al bar (o meglio, in farmacia) e comprare bevande alcoliche con cocaina, ad esempio. O rimedi medici all’eroina. Erano sostanze diffuse e accettate. A livello letterario, si può citare, ad esempio, Sherlock Holmes e la sua dipendenza dalla polvere bianca (del resto, fino all’inizio degli anni ’80 era vista come una sostanza non pericolosa). Oppure un altro acceso sostenitore (stavolta in carne e ossa) come il padre della psicanalisi Sigmund Freud. Tutti elogiavano la nuova sostanza.
Intorno, erano in vendita pastiglie di eroina, sciroppi per la tosse alla morfina, rimedi contro il mal di denti alla cocaina, sali all’eroina (ancora). Erano prodotti che venivano considerati efficaci (e in effetti..) e non pericolosi.
Ad esempio, si poteva trovare in giro il vino Mariani, rinforzato con alcune gocce di cocaina, apprezzato anche dal Papa Leone XIII. Oppure la Polvere di idrocloro, a base di eroina, prodotta dalla Bayer. Tutti prodotti che, visti oggi, fanno una certa impressione:
Il vino Mariani, amato anche dal Papa