2040, quando il mondo avrà bisogno di acqua

2040, quando il mondo avrà bisogno di acqua

Con l’aumentare della popolazione crescerà la domanda di cibo e, soprattutto, quella di acqua. Al tempo stesso, però, si farà sentire anche il cambiamento climatico, causa di sempre più frequenti crisi di siccità. Insomma, il problema è semplice: nel futuro prossimo servirà più acqua, ma l’acqua non ci sarà. Per il 2040, dicono alcune proiezioni del World Resource Institute, organizzazione non profit che monitora lo stato dell’ambiente nel mondo, almeno un Paese su cinque dovrà fronteggiare il problema. E saranno guai.

Nel 2040 ci saranno – sempre secondo le loro previsioni – almeno 33 casi “estremi”. Al primo posto il Bahrein, insieme a Kuwait e Qatar (stupisce, però, trovare allo stesso livello anche San Marino, che forse non godrà di risorse naturali proprie, ma che può sempre affidarsi all’Italia). Ci sono Singapore, gli Emirati Arabi uniti e la Palestina. Seguono, di poco, anche gli altri. Non colpisce vedere che la fascia più in difficoltà è quella della penisola arabica e del Nordafrica, che già oggi affrontano il problema della scarsità di acqua.

Per farsi un’idea più ampia, questa è la mappa dei Paesi a rischio per il 2040:

Come spiegano qui, le previsioni si basano sia su questioni di tipo climatico/geografico, sia su problemi politici ed economici. All’esposizione di alcuni Paesi contribuisce l’instabilità dei governi e la difficoltà di costruire, anche nei prossimi anni, le infrastrutture necessarie per contrastare la mancanza di acqua. Bene saperlo, anche solo per prevedere anche quali saranno i flussi migratori, e da dove partiranno.