Auguri alla Regina, ma ora si faccia da parte in favore di Carlo

Auguri alla Regina, ma ora si faccia da parte in favore di Carlo

Povero Carlo. Nel giorno in cui la madre, la regina Elisabetta, surclassa ogni record di durata del regno e manda in soffitta il primato della regina Vittoria, il pensiero non può andare che a lui, il figlio, l’eterno Principe. Il protagonista dell’attesa infinita. Ormai nonno, 67 anni passati, due matrimoni, una vita al centro delle polemiche e una fama non proprio lusinghiera di fessacchiotto, il povero Carlo festeggia con il sorriso tirato i 63 anni di regno della madre. Non era capitato a nessuno di aspettare così tanto.

Secondo il Daily Mail, però, insieme alla vecchiaia, a Buckingham Palace sarebbe arrivata anche la saggezza. E il Principe del Galles avrebbe ormai rinunciato al sogno di diventare re. Nessuno dei suoi collaboratori ci pensa più. Nessuno ne parla. E lui ha un approccio filosofico alla questione: meglio essere ricordato come “il miglior principe di Galles di sempre” – anche perché, come re, avrebbe comunque pochi anni a disposizione (meno, senza dubbio della madre), piuttosto che finire negli annali come “re per breve tempo” e giocoforza poco incisivo.

La sua attività, negli anni, si è concentrata nella difesa dell’ambiente (anche se ama volare in elicottero, con tutto l’inquinamento che questo comporta, ma è un vizio che piace anche ai presidenti del Consiglio italiani) e nella scrittura di libri su arte, architettura e letteratura. Carlo è un personaggio complesso, con una mistica particolare, interessi spirituali diffusi e di ampia portata. Il suo sostegno al Centro per gli Studi Islamici di Oxford ha addirittura spinto qualcuno a credere che fosse musulmano. Falso. Il Principe ama il neoplatonismo, le filosofie orientali e la cabala. Viaggia molto e visita di nascosto i monasteri ortodossi delle Meteore, in Grecia.

Al suo confronto, il figlio William – che pure tutti preferiscono – è un ragazzo superficiale. Gli piacciono ragazze volgari (cosa che non era Diana né lo è Camilla), pensa solo alla famiglia. La cosa più notevole che ha fatto, finora, è stata perdere capelli. E questo personaggio dovrebbe diventare il prossimo re, al posto di Carlo? Ma per favore.

È bene, insomma, che – ora che ha battuto il record – la regina Elisabetta si guardi un po’ intorno e si faccia da parte. In un Paese come la Gran Bretagna, dove la popolazione giovanile è molto più numerosa che nel resto d’Europa (cosa che, a quanto pare, ne spiega in parte le recenti posizioni sulla politica migratoria), dove tanti giovani trovano lavoro presto e con facilità, questo attaccamento alla poltrona è inaccettabile. Un pessimo esempio, un vizio mediterraneo, un segnale negativo. Vista l’età, dovrebbe fare un passo indietro, abdicare, dire ciao e passare la mano al principe Carlo. Che, a quel punto, sarà Re Carlo. E tutti si divertiranno di più.

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