Uomini e donne: le differenze su come organizzano il tempo

Uomini e donne: le differenze su come organizzano il tempo

Nel giro di cinquant’anni, in Europa, sono cambiate molte cose. Ad esempio, il modo in cui uomini e donne organizzano il proprio tempo. Non si intende, qui, una distinzione psicologica di differenze di genere. Le donne vengono da Venere, gli uomini da Marte e altre sciocchezze simili. Si parla di divisione dei compiti tra i sessi. E le cose, come tutti sanno, sono molto diverse rispetto a 1965. Almeno, per quanto riguarda alcuni Paesi.

Come mostra l’infografica qui sotto, nel 1965 una donna (o meglio, una “madre di famiglia”) divideva la sua giornata dedicando al lavoro (pagato) il 16% del suo tempo. Il 64% alla cura della casa e il 20% a quella dei figli. Chiaro, si parla di una media ponderata. Non tutte le donne lavoravano (molte, ad esempio, non lo facevano, come mostra questa guida video) e di conseguenza non tutte potevano/dovevano dividersi tra casa e lavoro. Rispetto al 2011, dove i numeri sono molto diversi, sono cambiate varie cose.

Lo stesso cambiamento vale per gli uomini? Non proprio: anche se l’infografica sostiene che ci sia stata una evoluzione, nel 1965 l’87% del tempo era dedicato al lavoro, solo l’8% alla casa e il 5% ai bambini. Nel 2011 il lavoro occupa il 63%, la casa il 19% e i figli il 13%. Una redistribuzione più equa, ma che richiede ancora una sistemata.

Per chi fosse interessato, ecco l’infografica:

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