Sulla mobilità Milano ha bisogno di un salto in avanti. A meno di un mese dalle primarie del Centrosinistra e in vista delle elezioni comunali, propongo una mia riflessione con alcuni spunti – brevi per necessità di redazione – su questo tema. Ciascuno dei punti che ho cercato di riassumere meriterebbe un articolo a sé e penso possa essere l’inizio di un dibattito che, da qui alle elezioni, animi le pagine di ArcipelagoMilano.
L’inquinamento atmosferico ha sfondato i limiti consentiti per oltre un mese e questa situazione non può essere chiamata “emergenza”: è la realtà di fatto della nostra città così come di tutta l’area metropolitana. Al di là dell’annosa discussione su cosa incida di più, tra i gas di scarico (che producono le particelle più sottili), i riscaldamenti o altre emissioni, quello che è certo è che nella nostra città c’è bisogno di adottare e potenziare politiche che abbiano l’obiettivo di ridurre il numero di auto in circolazione.
Tanto è stato fatto: in centro rispetto al 2011 circola il 30% di auto in meno e guardando all’intera città la diminuzione è stata del 6-7%, ma non si possono ignorare altri dati: dopo anni di decrescita, dovuta soprattutto alla crisi economica, il mercato dell’auto è tornato a crescere e anche in Lombardia, dove nel 2013 si immatricolava la metà delle auto rispetto al 2000, la tendenza si è invertita. Questo significherà ancora più auto in movimento e ancora più auto ferme in strada, là dove il numero di veicoli in divieto di sosta, giorno e notte, è già altissimo.
Insieme al numero di auto e all’inquinamento c’è anche qualcos’altro che crescerà, con l’aumentare del numero di auto, ossia il numero di incidenti, che già nel resto della Lombardia e in tante altre regioni è tornato a crescere dopo anni di calo. Nella città metropolitana di Milano ci sono stati 19.000 incidenti nel 2014, con 101 morti e 18.500 feriti. Sono numeri inaccettabili, i numeri della prima causa di morte per gli under 50 in tutta Italia, e sono numeri che un’amministrazione cittadina deve impegnarsi a far diminuire a ogni costo.
Insieme al numero di auto e all’inquinamento c’è anche qualcos’altro che crescerà, con l’aumentare del numero di auto, ossia il numero di incidenti
Le politiche della nostra giunta sono state quelle giuste, nella giusta direzione, anche sfidando e affrontando strali e polemiche: la congestion charge, la creazione di tante aree pedonali, zone 30 e una serie di percorsi ciclabili, molti dei quali devono ancora vedere la luce o il completamento; poi il car sharing, l’allargamento del bike sharing e le operazioni di miglioramento del trasporto pubblico, dalla rete notturna prima praticamente inesistente fino al decisivo potenziamento della metropolitana, come mezzi e come frequenza.