Human Technopole (HT) è il progetto scientifico che troverà spazio all’interno dell’area Expo di Milano per dare continuità all’idea originaria di nutrire il pianeta e per rendere l’Italia la nazione leader nella qualità della vita. Il progetto scientifico del nuovo polo promuove un approccio multidisciplinare e integrato sul tema della salute e dell’invecchiamento combinando insieme medicina, big data, nanotecnologie e nutrizione con l’obiettivo di creare nuova conoscenza scientifica e nuove tecnologie. Un approccio che al momento non ha eguali a livello mondiale.
Rispetto a progetti quali ad esempio il 100.000 Genomes Project di Google, il Global Alliance for Genomics & Health, l’Alzheimer’s Disease Sequencing Project, la Precision Medicine Initiative e il Big Data R&D, HT fa un passo ulteriore integrando la nutrizione alla genetica come elementi chiave per la prevenzione e l’allungamento della vita. I dati raccolti verranno inoltre fatti confluire in un grande database ed elaborati con algoritmi in grado di formulare previsioni utili per il welfare pubblico inteso in senso lato. Un’esperienza pensata già per essere allargata ad altri campi.
Il progetto
Consegnato il 24 febbraio al Governo, il progetto è ora sottoposto ad un panel di valutazione internazionale composto dai principali scienziati esperti delle tematiche oggetto dello Human Technopole. L’esito del processo di revisione, che verrà comunicato nel mese di aprile, fornirà una valutazione del contenuto scientifico del progetto, della sua fattibilità e alcune indicazioni e prescrizioni per arricchire l’attuale proposta e perfezionare l’impianto generale in alcune sue parti.
A quel punto, dopo aver recepito le diverse prescrizioni del panel, dovrebbe partire una call internazionale per reclutare i Principal Investigator a cui verrà chiesto di sviluppare il piano scientifico nei prossimi anni. Uno degli obiettivi di Human Technopole è anche quello di attrarre scienziati di alto livello da tutto il mondo.
Questa sarà una delle chiavi del successo del progetto insieme a quella di attrarre una grande quantità di giovani scienziati di alto livello, italiani e non, a costruire, con la loro creatività e passione, questo nuovo centro di ricerca. Il modello IIT, su cui verrà costituto il polo, infatti consentirà di assumere i ricercatori mediante bandi internazionali caratterizzati da procedure di reclutamento in linea con i grandi centri di ricerca nel mondo. Un segnale molto forte per la comunità scientifica internazionale.
Human Technopole nasce con l’idea di affrontare due grandi problematiche globali che, al momento, molti tra i paesi avanzati considerano tra le priorità nel campo della ricerca: l’aumento dell’incidenza globale del cancro e delle malattia neurodegenerative
Sfida a cancro e malattie neurodegenerative
Entrando nel merito del progetto, Human Technopole nasce con l’idea di affrontare due grandi problematiche globali che, al momento, molti tra i paesi avanzati considerano tra le priorità nel campo della ricerca: l’aumento dell’incidenza globale del cancro e delle malattia neurodegenerative. La World Health Organization (Who) ha infatti registrato un aumento dell’incidenza globale del cancro, da 12,7 milioni di pazienti nel 2008, a 14 milioni nel 2012 e una percentuale di crescita del 75% di nuovi casi (nel 2014 in Italia si sono registrati oltre 360 mila nuovi casi di tumore); per quanto riguarda le malattie neurodegenerative, si stima che colpiscano globalmente 35 milioni di persone che, nel 2050, potrebbero diventare 100 milioni.
Nello scenario globale stimato dalla Who, in cui queste problematiche sono diventate sempre più urgenti a livello sociale ma anche economico, diventa fondamentale l’approccio multidisciplinare ed integrato che è alla base del progetto HT.
Lo Human Technopole sarà infatti un’infrastruttura di ricerca su larga scala in cui la combinazione e la sinergia degli studi relativi a Big Data, Genomica, Nutrizione e Nanotecnologie porterà ad un aumentata efficacia dell’alimentazione preventiva e della medicina personalizzata e a un rafforzamento sia dell’assistenza sanitaria sia delle tecnologie alimentari con un conseguente miglioramento generale della qualità della vita delle future generazioni e dell’efficacia del sistema sanitario pubblico.
Il progetto consentirà la creazione di nuove opportunità di sviluppo industriale nel campo alimentare, dei modelli e dei software, della diagnostica e delle terapie. Sarà strutturato in sette centri e a regime coinvolgerà 1.500 persone
Le ricadute
Inoltre il progetto consentirà la creazione di nuove opportunità di sviluppo industriale nel campo alimentare, dei modelli e dei software, della diagnostica e delle terapie. Verranno ideate nuove tecnologie e nuove metodologie di modellistica e di analisi di grandi quantità di dati che saranno fondamentali per la gestione dei risultati dell’attività di ricerca del polo e forniranno, ai responsabili politici e decisionali, migliori strumenti per controllare e prevedere efficacemente complessi scenari socio-economici.
Il polo occuperà circa 30mila metri quadrati dell’area Expo (circa 1 milione di metri quadrati) recuperando padiglioni e infrastrutture preesistenti. Sarà strutturato in sette centri e, dopo circa cinque anni, il progetto Human Technopole a regime dovrebbe coinvolgere approssimativamente 1.500 persone. Inoltre è prevista la costituzione di alcune Outstation, laboratori situati all’esterno dell’area Expo, costituti grazie ad accordi inter-istituzionali specifici con ospedali e istituti di ricerca sul territorio nazionale, volte ad accrescere e valorizzare la ricerca italiana e a far convergere gli sforzi della comunità scientifica nell’avanzamento tecnologico del paese nel campo della salute umana.
* direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova